Nel settembre del 2023 Kayode fece il suo esordio in Serie A, stupendo addetti ai lavori e tifosi viola. Contro l'Udinese, qualche settimana dopo, l'infortunio al ginocchio di Dodo gli aprì la porta della titolarità. Sempre contro l'Udinese, quattordici mesi dopo, un altro snodo cruciale della giovane carriera di Michael Kayode. Lunedì, vista la squalifica di Dodo, partirà dal 1' per la prima volta in stagione in Serie A. Un dato che sommato ai soli 34' disputati nel campionato attuale fotografa in modo chiaro il ruolo finora rivestito dal classe 2004. Sfortuna vuole, solo per Kayode ovviamente, che in quel ruolo nella Fiorentina ci sia un fenomeno, il terzino brasiliano Dodo. Uno dei leader carismatici del gruppo, in continua crescita e sempre con prestazioni di grande livello. La panchina del classe 2004 più che per una presunta involuzione del ventenne cresciuto nelle giovanili viola, è da ricondurre alla fantastica stagione del brasiliano. Un paradosso, per lui e la Fiorentina, perché il "Golden Boy 2024" italiano è uno dei giocatori con meno minutaggio. Il bivio di un 2024 comunque indimenticabile per il numero trentatré viola è arrivato in estate: nei primi giorni di gestione Palladino Kayode è stato al centro del mercato, con numerose squadre di Premier (Newcastle e Aston Villa su tutte) che hanno bussato a Pradé e soci. Le richieste sono state inscalfibili: la volontà del club era quella di non accettare offerte sotto i trenta milioni, a dimostrazione di quanto valesse per tutti la freccia di Borgomanero. In quattro mesi è rimasta intatta la stima che la società di Commisso ripone in uno dei prodotti più luccicanti degli ultimi cicli in Primavera. Le quotazioni di mercato sono però cambiate: il valore del calciatore si è abbassato a causa dell'esiguo minutaggio e le valutazioni del prossimo gennaio potrebbero essere diverse da quelle fatte lo scorso luglio. E basate anche sul volere di un calciatore che con Firenze ha un legame profondo, ma ha anche esigenze professionali. Un profilo che, per età e caratteristiche fisiche, piace ancora in Premier, ma anche in Serie A. Lo riporta il Corriere dello Sport