Dopo aver giocato due partite di fila fuori casa, il Toro torna in campo all'Olimpico Grande Torino e lo fa ospitando il Bologna sabato alle ore 15. I granata cercando una vittoria interna che manca da quasi due mesi, era il 25 ottobre e contro il Como finì 1-0. Per capire in che condizioni i felsinei arrivano in Piemonte abbiamo posto alcune domande a chi li conosce molto bene. Si tratta di Andrea Trezza giornalista di TuttoBolognaWeb che ringraziamo per essersi concesso ai nostri microfoni e per averci fornito un punto di vista interessante sul Bologna. Buongiorno Andrea, come arriva il Bologna a questa partita con il Torino? In che condizioni di umore e di infortuni? "A livello di umore molto bene, viene dalla vittoria con la Fiorentina, il pareggio con il Benfica che è stata la miglior prestazione in Champions quest'anno e poi prima ancora il pareggio con la Juventus. Quest'ultima una partita che il Bologna ha dominato per 70 minuti prima di farsi rimontare nel finale come spesso accade quest'anno, a causa di errori dei singoli. La squadra ha dimostrato di saper reagire perché non era affatto scontato riuscire a vincere contro la Fiorentina. Per gli infortuni, Miranda è tornato in gruppi ieri e Orsolini oggi quindi sono giocatori recuperati. Resta in dubbio Ndoye mentre sono fuori per infortuni a lungo termine Cambiaghi, El Azzouzi e Aebischer". L'arrivo di Italiano sulla panchina rossoblù sta dando dei frutti? Che opinioni ci sono attorno al nuovo allenatore? "All'inizio ci sono state un po' di difficoltà ma è normale perché il Bologna ha perso due giocatori chiave come Zirkzee e Calafiori oltre a Thiago Motta che aveva fatto un campionato incredibile. Chiunque avrebbe pagato questo scotto, ci si aspettava un calo anche perché lo stile di gioco di Italiano è molto differente da quello di Motta. I sostituti presi sul mercato ad oggi fanno solo panchina quindi la squadra titolare è di fatto quella dell'anno scorso senza i due migliori, Calafiori e Zirkzee. La Champions ha tolto alcune energie ma il Bologna è comunque sempre stato dentro le partite e ha accumulato esperienza giocando contro squadre di livello come Benfica e Liverpool. Italiano è anche stato preso per la sua esperienza nel gestire tutti gli impegni nelle tre competizioni. Dopo lo scetticismo iniziale ora il parere sta cambiando perché stanno arrivando anche i risultati. Ha fatto gli stessi punti di Thiago Motta l'anno scorso. La squadra sta tornando a fare risultati e noto che quando scende in campo non parte già battuto". Uno degli ex della partita sarà Tommaso Pobega, che al Toro viene ricordato con affetto per una bella stagione con Juric in panchina. Come gioca con il Bologna? Si sta dimostrando un giocatore affidabile? "Sì, a livello tecnico oggi è un titolare con Freuler perché ha scalato le gerarchie, sulla carta parte dal primo minuto. Ha avuto un passaggio a vuoto contro la Lazio con una prestazione negativa per la quale Italiano lo ha quasi crocifisso in conferenza stampa, usando parole secondo me anche eccessive sul suo conto. Non ha però avuto paura a rilanciarlo quasi subito. Sta dando tanto in termini di qualità e quantità, è un centrocampista forte e con un fisico imponente: ha tempi di inserimento e un bel mancino. Italiano è stato bravo nel dargli fiducia e lui si è integrato bene nel gruppo, Pobega è stato anche bravo a reagire all'errore contro la Lazio. È un'acquisto azzeccatissimo, altri invece come Dallinga, Casale ed Erlic sono stati pagati tanto senza rendere per ora. In questo momento qui è difficile toglierlo dai titolari". Quali sono i punti deboli dei rossoblù? Cosa dovrebbe fare il Torino per vincere la partita? "Il Bologna non ha un gioco brillantissimo, Italiano cerca spesso di andare molto dagli attaccanti con lanci lunghi. Gioca molto anche sugli esterni che sono bravi nell'uno contro uno e fa tanta intensità. Il punto debole secondo me è la fase difensiva su calci piazzati, ha subito tanti gol e fa fatica nelle marcature. Secondo me il Torino deve approfittarne anche se sarà senza un saltatore importante come Coco. Sui calci da fermo c'è da lavorare per il Bologna come anche nella concentrazione nei minuti finali perché ha subito tanti gol nell'ultima mezz'ora di gara". Chi sono invece i giocatori più in forma dell'ultimo periodo? Chi potrà mettere maggiormente in difficoltà il Toro? "Il Bologna ha un'emergenza sugli esterni, Orsolini non è detto che sia già in grado di giocare. Dominguez dovrebbe essere inserito e lui ha un grande uno contro uno, è in grande forma ed è un grande talento. Castro non sta segnando tanto ma lavora molto per la squadra ed è sempre dentro la partita prendendo falli e giocando con la squadra. Quando gioca Ferguson il Bologna è un'altra squadra, ora deve solo ritrovare la migliore condizione dopo il lungo infortunio dal quale ha recuperato da appena un mese".