La figlia di quattro anni si era addormentata sul pulmino scolastico, ma l’autista non se n’era accorto: così aveva portato il mezzo in deposito, mentre mamma e papà cercavano disperati la bambina che sembrava scomparsa. Per questa vicenda, accaduta a Venezia, una famiglia ha deciso di chiedere i danni un risarcimento danni all’International school of Venice, l’asilo in lingua inglese.
Cosa è successo – L’episodio risale a gennaio, quasi un anno fa. La mamma riceve una telefonata dalla babysitter di sua figlia, Gioia (nome di fantasia): le dice che la piccola non è arrivata a Piazzale Roma, dove avrebbe dovuto incontrarla dopo la giornata all’asilo, scrive il Corriere della sera. Secondo gli accordi, un pulmino avrebbe dovuto riportare la bambina in centro storico alle 16:15. Tuttavia, quella sera il mezzo è stato visto allontanarsi dal piazzale senza che la piccola scendesse. Gioia si era addormentata a bordo, e né l’autista né l’assistente se ne sono accorti. La bambina è stata ritrovata successivamente al deposito del veicolo, sana e salva, ma solo dopo che i genitori, in preda al panico, avevano mobilitato ogni risorsa per rintracciarla.
La richiesta di risarcimento – Ora, a distanza di mesi, la famiglia ha deciso di portare la questione in tribunale, chiedendo un risarcimento per i danni subiti. “Poteva andare anche peggio. Capisco l’imprevisto, sono genitore anch’io, ma quello è successo non doveva accadere, mette in luce un’imperizia e una procedura che non si è svolta correttamente. È questo che vogliamo evidenziare”. A bordo del pulmino della ditta Martini, incaricata del servizio dalla scuola, era presente un’assistente, che secondo l’avvocato non avrebbe vigilato correttamente. Ma ciò che ha lasciato più interdetti i genitori è stata, a loro dire, la scarsa sensibilità dimostrata dalla scuola. Quando il padre di Gioia ha contattato l’International School of Venice, si è sentito chiedere se la bambina fosse effettivamente salita sul pulmino. “In un momento così disperato – prosegue Marchi – questa risposta appare quantomeno inappropriata. Inoltre, è stato il padre a dover cercare autonomamente i recapiti dell’azienda di trasporto, senza alcun supporto da parte della scuola”.
Il trasferimento in un’altra scuola – Nei mesi successivi si è tentato di trovare una mediazione, ma le ripercussioni dell’episodio hanno avuto un forte impatto sulla famiglia. “I genitori hanno dovuto fare ricorso a cure mediche, e i medici parlano di trauma psicologico. La bambina inizialmente aveva paura di rimanere sola e si rifiutava di salire su qualsiasi autobus”, spiega l’avvocato. La situazione è peggiorata ulteriormente quando i genitori, nonostante tutto, hanno deciso di iscrivere Gioia al nuovo anno scolastico presso l’International School of Venice. La domanda, però, è stata respinta. “La scuola richiede solitamente una preiscrizione a gennaio con il pagamento di una quota – precisa Marchi –. I genitori, scossi da quanto accaduto, non hanno voluto versare subito la somma. Successivamente, sembrava si stesse trovando un accordo, e hanno formalizzato la richiesta d’iscrizione, ma questa è stata rifiutata“. Visto che la fiducia era ormai compromessa, i genitori hanno deciso di trasferire la bimba in un’altra scuola privata a Venezia. Ora chiedono un risarcimento di 50mila euro per “inadempimento contrattuale“. Al momento, l’International School of Venice non ha rilasciato dichiarazioni.
L'articolo Bambina di 4 anni si addormenta sull’autobus e viene lasciata lì: chiesto risarcimento da 50mila euro proviene da Il Fatto Quotidiano.