“Tutti la copiano, ma lei è inimitabile“. Tutta da leggere la risposta di Vittorio Feltri a un lettore sul Giornale che si interroga se sia meglio che il premier Meloni non risponda alle accuse degli avversari. Feltri non concorda con l’estensore della lettera che gli chiede se non sia il caso di applicare il “non ti curar di lor, ma guarda e passa”, di dantesca memoria. “Il presidente del Consiglio deve ascoltare e anche replicare, ossia è giusto e opportuno che risponda”. Il direttore editoriale del Giornale precisa che la comunicativo di Meloni – efficace, semplice, immediata e senza giri di parole – fa parte “del suo stile comunicativo, mantenendosi sempre fedele a se stessa, anche per questo è la preferita degli italiani. Sarebbe snobistico da parte sua ignorare gli interventi dei deputati dell’opposizione”. Il modo di fare di Meloni la rende “vicina alla gente, da cui Schlein accusa la leader di FdI di essere lontana. Niente di più falso”. Lo stile Meloni oggi è passato al setaccio dai giornaloni.
Il punto più divertente della risposta di Feltri sta nella constatazione che tutti criticano Meloni, ma tutti tentano di imitarla, proprio a cominciare da Schlein e Conte. Coloro che la biasimano per i toni diretti sono gli stessi che sotto sotto la studiano. “Ho il sospetto che la segretaria del Pd e anche il capetto dei cinquestelle stiano provando a ricalcare Meloni; tentando di imprimere e dare vitalità ai loro discorsi monotoni e ripetitivi. Ma direi che non c’è gara… Lei comunica pure quando resta muta, lo fa attraverso le espressioni eloquenti, i gesti, il contatto visivo. Io trovo semplicemente geniale questa donna- Feltri non ha mai nascosto la stima per il presidente del Consiglio-. Della quale ho cominciato ad ammirare l’eloquio parecchi anni addietro. Pure quando sedeva nei banchi dell’opposizione, Giorgia ci deliziava con i suoi interventi puntuali, pungenti, arguti e divertenti”. La segretaria del Pd quando cerca di essere più vicina al popolo non è credibile: “Insomma – punge Feltri- l’ambiente radical-chic da cui ella proviene, distante anni luce da problemi, angosce, preoccupazioni, profumi, odori e sapori delle periferie, se lo porta stampato in faccia”.
Parte dai tentativi di imitazione della Meloni uno strale micidiale nei confronti del leader dei cinquestelle. Feltri commenta il comportamento in Aula di Conte. “L’altro giorno in aula egli ha fatto la voce grossa, allo scopo di trasmettere indignazione nei confronti delle parole della premier: rea di avere osato oltraggiare i cinquestelle riferendosi ai trecento mila euro degli italiani che il partito di Conte ha seguitato a versare al comico Beppe Grillo. Devo dire che Giuseppe in quella occasione mi ha fatto tanto ridere, ostentava in maniera veemente il suo disappunto. I cinquestelle hanno perso un comico, è vero, ma hanno acquistato un ridicolo”.
L'articolo Feltri: “Lo stile Meloni? Conte tenta di imitarlo, ma fa ridere: il M5S perde un comico e acquista un ridicolo” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.