Donald Trump, nelle ultime ore, torna su un argomento caro anche in campagna elettorale: far entrare il Canada negli Stati Uniti come 51esimo stato degli Usa, visto che ogni anno alle casse americane lo Stato confinante costa 100 miliardi di sussidi. “Meglio annetterlo…”. La sua esternazione è arrivata dopo aver definito il primo ministro canadese Justin Trudeau alla pari di un “governatore” e che a questo punto l’integrazione del Canada sarebbe “un’ottima idea”, riferendosi al deficit commerciale tra i due. “Nessuno sa dire perché noi dobbiamo fornire sussidi al Canada per oltre 100 miliardi di dollari all’anno? – tuona il tycoon – non ha senso”.
The Donald ha specificato che “molti canadesi vogliono che il Canada diventi il 51esimo stato, risparmierebbero in modo massiccio su tasse e protezione militare, e io credo che sia una grande idea, 51esimo stato”. L’uscita del Potus repubblicano per inasprire i rapporti dopo l’incontro di Mar a Lago con Trudeau, in cui il primo aveva minacciato di imporre il 25% dei dazi verso il paese dello sciroppo d’acero. Tra i nuovi nemici di Trump anche Christya Freeland, ministro delle Finanze canadesi che ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo essersi trovata in disaccordo con Trudeau sul modo in cui “combattere” Trump.
“Il suo comportamento era totalmente tossico e non utile per raggiungere accordi positivi per gli altamente scontenti cittadini del Canada, non ci mancherà”, sostiene Donald Trump sulle dimissioni del ministro delle Finanze canadese, che sulla lettera di rinuncia ha scritto come il Canada dovrebbe “prendere estremamente sul serio e rispondere con forza alla minaccia della politica di nazionalismo economico, compresi i dazi del 25%” annunciata da Trump”. Per il presidente Trudeau, l’addio di Freeland solleva un problema enorme, considerando che quest’ultima era come il suo braccio destro e ha governato assieme all’attuale maggioranza liberaldemocratica fin dall’anno 2015. La donna ha persino detto che il primo ministro canadese avrebbe provato a convincerla nella rinuncia per farle ricoprire un altro incarico governativo, nominando al suo posto Dominic Le Blanc, che fino a poco fa era il ministro della pubblica Sicurezza.
Freeland e Trump non hanno mai avuto un buon rapporto, già in passato la titolare del dicastero aveva avuto un ruolo centra nella rinegoziazione del prezzo della benzina, senza attirare la simpatia e il gradimento del tycoon. Per la nuova America repubblicana, questa potrebbe rivelarsi come un’ottima notizia capace di agevolare il programma e le strategie di Donald Trump.
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