Il direttore editoriale de Il Giornale e consigliere regionale della Lombardia, Vittorio Feltri, non ha certamente peli sulla lingua e non le manda a dire. Così in una intervista a Novella 2000 ha parlato del Natale: “Non farò un cazzo di niente, lo odio. Mi dà fastidio, è solo un impiccio. Non ho mai sopportato queste feste, non fanno per me“. Questa sono le premesse sulle festività.
E la famiglia? “Il rapporto con i miei figli direi che è buono. I nipoti? Non so neanche quanti ne ho, ma li vedo volentieri, diciamo. Vengono a rompere i coglioni! (ride; ndr)”. Della morte Feltri non ha paura anche se “mi spaventano le modalità con cui spesso arriva la morte cioè tramite sofferenze fisiche e questo mi dà preoccupazione”.
Di certo Vittorio Feltri non ha alcuna voglia di smettere con la scrittura: “Finché sarò in grado. Io oggi scrivo un articolo al giorno, a volte due, sabato e domenica compresi, non mi pesa, lo faccio volentieri, il lavoro è la mia vita; poi devo anche dire una cosa sgradevole che non dice nessuno: ho guadagnato un botto di soldi. Se quelli della finanza mi fanno un controllo in banca muoiono d’invidia”.
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