Anche in Italia arriva l’obbligatorietà per la scuola dell’infanzia. Almeno per l’ultimo anno del percorso tra i tre e i cinque anni. A prendere questa decisione che ha una portata storica e che potrebbe essere l’inizio di una svolta nel nostro Paese, è stata la giunta altoatesina. In Alto Adige, dal prossimo anno scolastico, i bambini che compiono cinque anni tra maggio e fine agosto dell’anno di frequenza dell’asilo a cui si riferisce l’iscrizione e quelli che li festeggiano entro il mese di aprile dell’anno d’asilo successivo, non potranno più restare a casa a meno che i genitori presentino un’autodichiarazione, in cui si impegnano a svolgere attività didattiche conformi alle direttive quadro per la scuola dell’infanzia in Alto Adige.
Un passo che il pedagogista Daniele Novara si augura possa essere un viatico e che la norma si estenda a tutta la nazione: “È già così in Francia. Nel nostro Paese secondo i dati Istat – spiega Novara a ilfattoquotidiano.it – un bambino su dieci non va a nessuna scuola dell’infanzia. Eppure è proprio tra i tre e i sei anni la fase più importante, dove si creano le capacità relazionali di stare con gli altri e con sé stessi, dove si impara a gestire i litigi e a vivere tutte le autonomie fuori dal nido e dal controllo materno. Abbiamo bisogno di una svolta, di dare priorità alle scelte educative come hanno fatto gli altoatesini”.
L’iniziativa è stata presa dai tre assessori all’istruzione, Marco Galateo, Philipp Achammer e Daniel Alfreider: un passaggio già reso possibile dalla Legge provinciale del 2008 e in linea con gli obiettivi educativi generali, secondo i quali la frequenza della scuola dell’infanzia è un diritto di ogni bambino. “Si tratta di un’importante misura preventiva. Anche se in generale abbiamo un alto tasso di frequenza alla scuola dell’infanzia, circa il 2-3% dei bambini, tra i 5 e i 6 anni, non frequenta l’ultimo anno di scuola. Secondo i riscontri forniti dal Tribunale per i minorenni, proprio questa quota di bambini, in seguito, necessita di un maggiore sostegno in termini di assistenza”, ha spiegato l’assessore Achammer durante la conferenza stampa di presentazione della nuova norma.
D’ora in poi, quindi, in Alto Adige sarà difficile tenere a casa un bambino di cinque anni dalla scuola. Mamma e papà dovranno presentare la dichiarazione al Comune di residenza entro il periodo di iscrizione. Scaduti i termini, il sindaco verificherà se tutti i bambini interessati sono iscritti alla scuola dell’infanzia o se sono stati esonerati dall’iscrizione tramite l’autocertificazione dei genitori. Se nessuno dei due casi si registra, viene inviato un sollecito; se questo rimane senza risposta, viene fatta una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.
L'articolo In Alto Adige la scuola dell’infanzia diventa obbligatoria almeno per l’ultimo anno prima delle elementari proviene da Il Fatto Quotidiano.