La vetrina antisfondamento frantumata a colpi di mattone, la pioggia di schegge disseminate tra il marciapiede e l’ingresso del minimarket. Tutto sotto lo sguardo attonito di quanti, tra passanti e condomini, hanno in qualche modo assistito alla scena, allarmati da quell’incursione tanto rocambolesca quanto convulsa, in pieno giorno e in pieno centro. Certo è che la folla s’è radunata rapidamente, mentre le Volanti si concentravano in via Bixio.
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È accaduto venerdì, tra le 13 e le 14, il negozio “Oriental Shop, Mini Market & Multiservice” trasformato in un campo di battaglia. Il titolare era da poco rientrato a casa, il tempo di pranzare e ha ricevuto la comunicazione.
Kawsar Antonelli s’è precipitato in negozio dovendosi amaramente arrendere all’evidenza di tanta distruzione. Immediata e altrettanto intuitiva la ricognizione dei danni: l’asporto dell’incasso, circa 500 euro tra banconote e monete, oltre all’asporto di almeno una bevanda alcolica. Momenti concitati e confusi, tra la ricerca di ragguagli, l’incertezza sull’autore, le voci sulla presenza di più responsabili di un raid così insolito, non foss’altro che per la scelta del luogo, a pochi passi dal centro, e del momento, approfittando proprio della chiusura dell’attività per la pausa pranzo.
Via via s’è fatta largo l’idea, se non anche la convinzione, che ad agire in effetti fosse stato un solo uomo. C’è chi l’ha sommariamente descritto: un giovane attorno ai 30 anni, di corporatura esile, il cappuccio sollevato sul capo.
A notarlo è stato un dipendente dell’autoscuola Baracani, situata di fronte al minimarket: «Ero ancora all’interno dell’autoscuola quando ho visto quell’uomo approssimarsi al negozio, ha preso un mattone e l’ha scaraventato più volte contro la vetrata. L’ha presa pure a calci». Ci sarebbero altri testimoni.
Nel frattempo si sono assiepate diverse persone, una scena piuttosto caotica. «Sono uscito e gli ho gridato di smetterla - ha continuato il dipendente dell’autoscuola - avvisandolo che avrei chiamato le forze dell’ordine. Poi l’ho sentito rispondermi: “Mi deve dei soldi”, gli ho replicato di finirla, che stava commettendo un reato». Il titolare del minimarket, visibilmente scosso per il furto appena subito, ha comunque negato di conoscere l’incursore, «quello sconosciuto mi ha portato via l’incasso e mi ha distrutto la vetrata», ha rimarcato.
E ha aggiunto: «È il secondo furto che subisco nel giro di tre anni, il precedente è stato circa un anno e mezzo fa, allora erano state interessate anche altre due attività. Il responsabile è a processo, a breve sarà emessa sentenza». Sconforto e rabbia, «non mi sento al sicuro, può capitare a tutti. In Valle D’Aosta ho gestito un ristorante per 15 anni, non mi è mai accaduto nulla».
Il risentimento a scuoterlo pensando al ladro che ha arraffato l’arraffabile, «ha persino scelto le monete portando via solo quelle da uno e due euro», i tanti centesimi ancora sparsi sul bancone. La Polizia ha assunto le indagini, al vaglio anche le immagini delle telecamere, una delle quali situata a fianco del minimarket.—
