TRAVERSELLA. Se n’è andato a 100 anni il partigiano Vincenzo Pino, figura molto conosciuta per il ruolo avuto durante la Resistenza in Valchiusella e per aver sempre militato in Canavese da tesserato dell’Anpi di Ivrea. Il Comune di Traversella saluta il vicecomandante partigiano, amico e frequentatore del paese, memoria di quella resistenza che tanto ha fatto per la libertà, morto mercoledì 11.
Il ricordo
«Aveva da poco compiuto 100 anni e lo avevamo festeggiato il 24 ottobre alla Galleria Umberto I di Torino: un folto gruppo di amici, fra i quali il presidente provinciale dell’Anpi Nino Boeti - racconta Mario Beiletti, presidente dell’Anpi Ivrea e Basso Canavese –. Abbiamo brindato con lui e lo abbiamo lasciato con la speranza di rivederlo presto, ma non ce l’ha fatta. Vincenzo Pino lo abbiamo conosciuto anni fa alle celebrazioni per il rastrellamento nazifascista di Traversella e da allora sono stati simpatia e rispetto a prima vista. Le rituali cerimonie in Valchiusella si sono arricchite della sua presenza e del suo modo commosso di raccontare. Abbiamo visitato la sua Casa della Resistenza nella quale ha impegnato tanta parte delle sue sostanze, della sua vita. Siamo stati nella sua casa, accolti come principi dalla sua ospitalità calabrese. Era iscritto alla nostra Sezione di Ivrea, di cui seguiva le vicende anche attraverso i giornali. E infine, quando le forze cominciavano a declinare, ci fece dono della sua intera collezione di foto e libri».
«Ciao Pino, vai nel cielo degli Eroi, a ritrovare il tuo comandante Pedro Ferreira, che sul punto di venir fucilato ti scrisse, nella sua ultima lettera, “Ti raccomando la mia famiglia”. Tu, caro Pino, hai assolto con onore a tutti i tuoi impegni di giovane partigiano. Ora vola in cielo. Noi non ti dimenticheremo», conclude Mario Beiletti. I suoi reperti si trovano esposti in una mostra itinerante a Val di Chy, a Lugnacco, e i libri sono stati inseriti nel circuito bibliotecario a Rueglio, in una apposita sezione.
Vincenzo Pino, classe 1924, ha partecipato fino all’ultimo alla cerimonia per la Liberazione al Cimitero monumentale di Torino, sempre vestito da partigiano, con il cappello degli Alpini, il fazzolettone tricolore e al collo la medaglia che gli è stata consegnata per il suo impegno nella Resistenza per essere stato vicecomandante della settima divisione alpina Giustizia e Libertà. Nel 2021 la sua esperienza l’aveva raccontata anche all’allora sindaca di Torino Chiara Appendino e alle sue figlie, facendole profondamente emozionare. Lui stesso spiegava quanto sia fondamentale parlare alle nuove generazioni, perché quello che è accaduto non si ripeta più e per spiegare il valore della libertà.
La storia
Calabrese di nascita e torinese d’adozione da quando, soldato ventenne, si trovò nel capoluogo piemontese al momento dell’Armistizio prendendo la strada della Resistenza. Prima a Torino, Vincenzo Pino era incaricato di andare a prelevare sotto casa gli ebrei per metterli in salvo, su ordine di Giorgio Agosti, magistrato e partigiano tra le figure alla guida della Resistenza piemontense. Pino portava gli ebrei al comando dei vigili del fuoco, dove poi entravano nelle autobotti svuotate dall’acqua e venivano fatti espatriare in Svizzera. Successivamente fu mandato a Traversella, una zona a cui è rimasto legato tanto che, pur essendosi poi stabilitosi con la famiglia a Torino, rimase attivo nella zona. Pino era un guastatore, che fece saltare ponti e ferrovie, che partecipò all’assalto nei confronti della Decima Mas di stanza nella zona, ricordando sempre l’affetto della gente.
Pino ha sempre difeso strenuamente la sua decisione di prendere parte alla liberazione dai nazifascisti e ha sempre scelto di raccontare la sua esperienza, ricordando anche i ragazzi che da quell’esperienza non sono usciti vivi. Per prolungare la memoria il partigiano ha anche fondato a Torino la Casa della Resistenza, in corso Umbria 8, dove ha conservato altri cimeli di quell’epoca e più di 2mila foto di quegli anni, sottolineando sempre il ruolo delle donne nella lotta di liberazione. L’Anpi di Ivrea e Basso Canavese e il Comune di Traversella si unisce alle condoglianze. Il funerale si terrà oggi, sabato 14, alle ore 9, nella chiesa Maria Ausiliatrice di Torino.