Quando più segnali nel corso del tempo vanno nella stessa direzione, è allora che il singolo episodio diventa fenomeno. E così dopo i recenti casi degli ultimi anni, tra istituti chiusi e classi saltata a causa di poche iscrizioni, ora un’altra scuola veneziana corre verso la chiusura.
Nei giorni scorsi, infatti, ai genitori è stata comunicata ufficialmente la chiusura dal prossimo giugno della scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini Santa Maria dei Miracoli”, fondata nel lontano 1927 e adiacente l’omonima celebre chiesa nel sestiere di Cannaregio. Insieme ad un altro istituto paritario a Milano, uno degli ultimi asili in Italia ad adottare fin dai primi anni ’50, il metodo ideato dalla pedagogista Maria Montessori.
Oltre che un simbolo, la sua chiusura rischia di rappresentare anche la scomparsa di un metodo educativo che ha accompagnato generazioni e generazioni di veneziani.
La scuola è gestita dalla Congregazione Religiosa “Suore Domenicane della Beata Imelda” che, solo pochi giorni fa, ha convocato i genitori per comunicare la decisione presa dal capitolo generale dell’ordine. Difficoltà economiche per la gestione della struttura ereditate da dopo il Covid ma anche logistiche, a causa della carenza di personale religioso, sarebbero all’origine della decisione. Una situazione simile, del resto, era stata vissuta solo pochi anni fa anche dalla scuola paritaria dell’infanzia Santa Dorotea di Cannaregio.
Inevitabilmente, la comunicazione è stata accolta con grande dispiacere e preoccupazione da parte dei genitori dei circa 50 bambini, i quali però ora si stanno mobilitando alla ricerca di una qualche soluzione al problema.
Da qui alle prossime settimane, con l’ordine religioso e con la curia sarà esplorata ogni possibile strada per cercare di salvare la scuola e il presidio sociale che rappresenta questo pezzo di storia di Venezia, tanto più in una città dove il numero di residenti è in costante calo e dove scuole e servizi battono ormai in ritirata