Altra tonitruante vittoria esterna per l’Olimpia che demolisce il Barcellona a domicilio piazzando un terrificante parziale di 30-5 in soli 5 minuti ribaltandone le sorti dopo essere andata sotto di 10 piazzando un altra vittoria contro le big della Liga dopo quella sul Real nella Chacho night di un mesetto fa
Onestamente in vita mia una trasformazione così radicale in una squadra in così poco tempo non l’ho mai vista, e se l’ho vista ma non la ricordo è perché non è stata così come questa di Milano. Siamo passati dall’essere una squadra di discreto talento offensivo ma un colabrodo difensivamente e soprattutto con difficilltà a livello mentale per gestire vantaggi dopo averli creati ad una sorta di corazzata che sa sempre cosa fare e lo fa al meglio
Oggi la partita è stata vinta, a mio avviso, nel primo quarto quando a fronte di percentuali basse da tre punti nonostante l’alta qualità dei tiri presi, si è avuto l’intelligenza di caricare di falli i blaugrana e mettere a segno punti dalla lunetta fondamentali per contenere il distacco a una manciata di punti
Poi con il clamoroso parziale citato sopra si è ribaltata la frittata disgregando le fragili difese catalane, innervosite da un arbitraggio che mai si era visto in terra spagnola; veniamo da decenni in cui le squadre iberiche sono state sempre trattate coi guanti dalle terne arbitrali, a volte anche in maniera evidente, quindi lo stupore per i 29 liberi tirati contro gli 8 dei padroni di casa è forte
Milano supera brillantemente il primo ostacolo verso la vetta della classifica che si sta avvicinando sempre più; settimana prossima c’è in programma un doppio turno durissimo, con la trasferta a casa del Pana e poi il Bayern al Forum. Personalmente firmerei per un 1-1, ma con questa Olimpia perché porre limiti alla provvidenza?
12 – lo sapete tutti, è il numero dei giocatori a referto. In questa partita per Milano c’è stato Tonut a zero minuti poiché convalescente ancora dal suo problema alla schiena, poi tutti sono entrati e quelli che hanno giocato di meno sono stati Ricci, Gillespie, Brooks e Diop. La mia domanda è: tra poco torna Nebo ma chi gli farà posto tra i 12 a referto? Rispondete gente, rispondete……
33 – i punti di uno stratosferico LeDay, ad oggi uno dei migliori giocatori dell’intera Eurolega. E pensare che fino a qualche settimana fa era considerato la riserva di Mirotic, e tutti i tifosi nessuno escludo rimpiangevano la dipartita di Melli.
Giusto per dare una idea il buon Zach sta segnando oltre 16 punti di media tirando con il 53% da due, il 56 da 3 ed oltre il 90 ai liberi. Non sono statistiche umane, mi pare chiaro. Giusto per completezza di informazione il buon Nick Melli mette a segno 4 punti di media in 18 minuti di utilizzo medio, non propriamente lo stesso impatto dell’ex Partizan e del suo zainetto…..
0 – eh ragazzi, farei carte false per poter rivedere KP con lo zero in maglia biancorossa. A dire il vero la voce di un suo ritorno inizia a circolare, ma per come va il mercato mi pare prematuro parlarne, credo sia una voce uscita per far sognare i tifosi.
Che in realtà stanno sognando già da soli visto il periodo delle Scarpette Rosse, e se proprio vogliamo dirla tutta io penserei ad un eventuale tassello per questa stagione che è ancora lunghissima. Non è certo facile andare a toccare meccanismi che si stanno dimostrando oliati perfettamente ma comunque io sono dell’idea che se si dovesse presentare l’occasione di firmare un esterno affidabile, esperto, in grado di coprire le spalle a Mannion e di relegare Dimitrijevic al solo ruolo di guastafeste….perché no.
Certo il profilo richiesto non è di facile reperibilità, e per i nostalgici ci son brutte notizie, Napier sta a Monaco di Baviera e non credo diventerà free agent a breve….
72 – i secondi in campo di Dame Sarr, italianissimo talento classe 2006, ovviamente in maglia Barcellona. Sogno il momento in cui un club italiano investa su un giovane e cerchi di dar spazio anche in Coppa, ma credo non avverrà in tempi brevi pur essendoci qualche talento nostrano interessante, tipo i virgulti che hanno vinto in estate la medaglia d’argento ai Mondiali U17.
Tornando a Sarr, nella mia visione delle cose avrebbe dovuto prenderlo proprio Milano che se lo è fatto sfuggire proprio come ai tempi Matteo Spagnolo. In questo la società biancorossa deve cambiare passo, i talenti italiani devono vestire Ea7 e non esiste che vadano all’estero seppur nei migliori club al mondo
29 – l’ho già scritto sopra e lo ripeto anche qua perché faccio ancora fatica a credere che una terna arbitrale abbia concesso a Milano di tirare 21 liberi in più rispetto al Barcellona, a Barcellona. A parte la filosofia spicciola da Bar dello Sport (che amiamo comunque), ci sono avviamente motivazioni tecniche per questo, con Milano che sta esprimendo una circolazione di palla degna di nota, con il vantaggio iniziale creato da Mirotic e dai raddoppi a lui dedicati o da Mannion con le sue accelerazioni.
Ovvio che poi la difesa sia in ritardo e più propensa a commettere fallo. Curiosità, non vedevo da tempo immemore un infrazione per invasione del tiratore su tiro libero: mi ha riportato alla mente il caro buon minibasket….
6 – i punti di un sempre preziosissimo Ousmane Diop che è stato colui che ha, a mio parere, girato la partita con quei suoi due recuperi e quei 4 punticini che hanno permesso all’Olimpia di recuperare inerzia. L’ex Dinamo Sassari sta dimostrando una maturità ed una concretezza spaventosa, credo che Messina stia pensando di dargli più minuti a discapito di un Gillespie che spesso incorre in problemi di falli.
Ed è un ottima news anche per la Nazionale di Pozzecco, bisognosa come l’aria di corpi da mettere sotto le plance. Pozzecco che già gongola vedendo come sta giocando Mannion, con quale maturità e sagacia tattica. Ma per la maglia azzurra c’è tempo……..
Periodo negativo per il Barça, che, con quella contro Milano, inanella sei sconfitte nelle ultime sette giornate di Eurolega, avendo vinto solo in trasferta contro il Maccabi Tel Aviv la settimana scorsa.
Nonostante l’efficacia e la classe del suo terzetto magico: Jabari Parker, Kevin Punter e Jan Vesely, le assenze per infortunio (Nico Laprovittola, Raúl Neto preso per sostituirlo, Chemize Metu, ai quali si era aggiunto all’ultimo anche Álex Abrines) pesa su un roster corto per competere in quelle che Joan Peñarroya ha definito “le due competizioni di basket di più livello dopo l’NBA”, ovvero l’Eurolega e l’ACB.
Le troppe palle perse, il nervosismo (due tecnici consecutivi) e i falli sono costati cari. Il parziale di 20-0 di Milano ha minato la fiducia dei blaugrana, che si sono persi d’animo, non sono più riusciti a trovare il ferro con continuità e hanno sofferto terribilemnte Zach Leday, il grande protagonista della giornata. Peñarroya ha preferito martirizzare Vesely in marcatura su di lui, vista l’inutilità difensiva di Willy Hernangómez e l’inadeguatezza a questo tipo di compiti di Youssoupha Fall.
Alla fine dell’incontro non sono mancati i fischi. Il pubblico locale si aspettava ben altri risultati e il vedere come la squadra non migliora (cosa che invece sta facendo Milano), lascia l’ambiente smarrito e impotente.
Ettore Messina: “E’ stata una vittoria importante contro una squadra forte come il Barcellona, sul suo campo. Sono felice per i giocatori perché sono stati pazienti. Nella prima parte la loro difesa con i cambi ci ha un po’ complicato la circolazione di palla e in difesa abbiamo sofferto.
Nel secondo tempo siamo stati molto più pazienti in attacco, abbiamo costruito tanti tiri aperti ma soprattutto la difesa è salita di livello. Grande vittoria, ma è solo una partita, festeggiamo per 24 ore, ma questa è una competizione molto lunga e molto dura. In ogni partita può accadere di tutto.
Per noi è stato un altro passo avanti in termini di coesione, consistenza, difesa, controllo dei nervi, tutte le piccole cose che ci possono aiutare a vincere le partite. Ad esempio, oggi abbiamo concesso solo tre rimbalzi d’attacco al Barcellona nel primo tempo e nessuno nel secondo.
Abbiamo cambiato otto giocatori in estate e trovare equilibrio non è stato facile. Vincendo la Supercoppa a Bologna in trasferta contro la Virtus era un’indicazione importante che avevamo dei valori. Poi abbiamo anche perso una partita in cui vincevamo di 27 punti: il controllo di nervi è fondamentale per tutti. Se sbagli due tiri, subisci due contropiedi, specialmente in casa ti viene ansia.
E’ successo a noi, è successo ad altri, vincere in casa sta diventando difficile. Nel nostro caso abbiamo avuto Josh Nebo disponibile solo per quattro gare. Per noi è un giocatore fondamentale. Ma ci siamo adattati ad esempio giocando minuti importanti con Zach LeDay e Mirotic insieme. Il 30-5 di parziale non è solo merito nostro, o demerito loro. Come ho detto, alle volte si sbaglia e si diventa nervosi e cambia tutto sul campo.”
CRISTIANO GARBIN
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