Prevenire – dissuadendo –, perché la storia, anche recente, ha insegnato che poi si corre il rischio di dover curare. Con questo obiettivo, l’Usl 6 ha messo in atto una serie di interventi per potenziare la sorveglianza nei suoi presidi, da Cittadella a Schiavonia, passando per le strutture in cui viene effettuato il servizio di Guardia medica, tra le attività più di frontiera per il lavoro svolto.
Nelle strutture dell’Usl, va detto, sono già attive 685 telecamere con sistemi di registrazione, a partire proprio dai siti considerati sensibili, «tutte nel massimo rispetto della tutela della privacy e della riservatezza dei dati», sottolineano. Eppure non basta: a fronte di un’escalation delle aggressioni, sia verbali ma anche fisiche, culminate con l’accoltellamento di Cittadella, l’Euganea, in base alla continua analisi dei rischi e nell’ottica della tutela degli operatori e degli assistiti, ha avviato un processo di nuove installazioni anche con l’utilizzo di tecnologie più evolute.
L’ultimo atto è l’affidamento dell’intervento di manutenzione straordinaria per l’implementazione delle telecamere di videosorveglianza nelle sedi di guardia medica alla Eci Elettronica Srl di Santa Maria di Sala per un importo complessivo di 75 mila euro: i lavori inizieranno lunedì 16 dicembre e si protrarranno fino a metà-fine di gennaio. Dodici quelle che verranno installate solo nelle strutture utilizzate per la continuità assistenziale. Un intervento la cui esecuzione «si rende necessaria, indifferibile ed infungibile per scongiurare interruzione di pubblico servizio, pregiudizio alla pubblica incolumità e depauperamento del patrimonio aziendale», come meglio esplicitato nella relazione redatta dall’Euganea stessa agli atti «tale da non consentirne il differimento».
Del resto, quello della sicurezza tra gli operatori sanitari – repentinamente passati da eroi a terminale di ogni frustrazione – è da tempo uno dei temi al centro del dibattito con crescenti istanze di tutela da parte dei lavoratori, a partire da quelli che operano in prima linea, come i Pronto Soccorso, ma anche i presidi di Guardia medica, la cui attività si svolge sostanzialmente in orario notturno e nei giorni festivi. Le situazioni di particolare isolamento, infatti, espongono i medici di continuità assistenziale a potenziali incursioni di balordi.
Sempre sul fronte della sicurezza, in programma anche la prossima installazione di altre telecamere nel parcheggio riservato ai dipendenti dell’ospedale di Schiavonia: «Queste sono alcune delle risposte messe in atto dall’Euganea a fronte delle aggressioni dopo l’analisi di tutte le aree dell’azienda in cui sono stati più frequenti questo tipo di episodi e rispetto alle richiese dei medici di sentirsi sicuri al lavoro» commenta il direttore sanitario dell’Usl 6 Aldo Mariotto «sono interventi che rientrano nella politica di contrasto a comportamenti inaccettabili».