Prima l'incidente con un automobilista ubriaco, poi scene da film con il suo amico venuto a prenderlo, anche lui alterato. Un pomeriggio movimentato per la polizia locale di San Donà iniziato alle 16 di mercoledì 11 dicembre, quando una prima pattuglia è intervenuta per una fuoriuscita autonoma in Via Argine San Marco, nella località di Passarella, con ribaltamento di un' utilitaria lungo il fossato a una altezza molto inferiore rispetto a quella del piano stradale.
Il conducente, 50enne jesolano, ha rifiutato perentoriamente l’assistenza dei sanitari nel frattempo sopraggiunti. E ha chiamato sul posto un conoscente al volante di un'altra auto per farsi accompagnare a casa, in quanto la sua era completamente distrutta a seguito dell'incidente.
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Al suo arrivo, gli agenti della polizia locale di San Donà hanno scoperto, tuttavia, che anche l’amico aveva chiari sintomi di alterazione psicofisica derivanti dall'assunzione di alcool. L’uomo, in questo caso un cinquantenne di Eraclea, ha ostacolato le operazioni di rilievo dell'incidente cercando di far salire in auto l’amico prima che potesse essere sottoposto all'accertamento della polizia locale.
I due agenti hanno dovuto chiamare a supporto una prima pattuglia e, a seguire, una seconda, in quanto il 50enne di Eraclea si rifiutava di esibire i documenti di guida. Nel frattempo hanno sottoposto ad accertamenti alcolemici il cittadino jesolano, verificando che era in stato di evidente ubriachezza e con un tasso alcolico prossimo ai 2 grammi/litro. E' scattato allora il ritiro della sua patente di guida, il sequestro del veicolo di proprietà e il deferimento all’autorità giudiziaria.
Il cittadino eracleense, invece, ha iniziato una lunga opposizione, rifiutandosi di assecondare le richieste degli agenti in quanto privi, a suo dire, di potere. Ha ben pensato di risalire nell’auto con cui era arrivato e di andarsene, ma uno degli agenti, dopo avergli intimato l’alt, è stato costretto a inseguirlo a piedi e a saltare in corsa nell’auto del fuggitivo, riuscendo a spegnere il motore mentre il cittadino di Eraclea tentava di spingerlo fuori per impedirgli di essere fermato e quindi sottrarsi al controllo.
E' stata allora richiesta la presenza dei famigliari e sono arrivate le due sorelle del cittadino eracleense, una delle quali, solo dopo due ore, è riuscita ad accompagnare l’uomo al comando di polizia locale per la redazione degli atti. Ma non è finita qui.
Sopraggiunto all’esterno del comando con l’auto guidata dalla sorella, si è rifiutato di entrare all’interno degli uffici e, a causa del suo stato di alterazione psicofisica, ha pure danneggiato l’auto privata di uno dei sei agenti intervenuti, sbattendo violentemente la portiera del proprio veicolo contro quella dell’operatore di polizia locale, parcheggiata malauguratamente a fianco.
Per la contestazione amichevole, l’uomo ha esibito finalmente la propria patente. E' infine stato denunciato a piede libero per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi ad accertamenti sul tasso alcolemico.
