Si indebolisce l’impianto accusatorio nei confronti di Carmine Cretella, il calciatore del Calcio Padova rinviato a giudizio per violenza sessuale, insieme al suo ex compagno Clemente Crisci. Almeno, è questa la teoria del suo avvocato Angelo Leone, terminata l’udienza dell’11 dicembre, al tribunale di Messina.
I fatti risalgono al novembre 2020, quando Cretella e Crisci, che all’epoca militavano nel Messina, avrebbero ripetutamente violentato una ragazza di soli 14 anni, nell’appartamento messinese di quest’ultimo.
«Ma noi confidiamo in una sentenza assolutoria – ha detto l’avvocato Leone – perché l’accusa non ha trovato conferma nei vari testimoni ascoltati».
Si riferisce alle due testimoni ascoltate ieri, interrogate dal collegio e dallo stesso avvocato. Due donne con le quali la vittima si sarebbe confidata all’epoca dei fatti, raccontando le molestie subite.
«Ma una ha detto di non conoscerla. Mentre l’altra ha detto di non avere mai saputo nulla di queste violenze» ha spiegato Leone.
La linea della difesa è quella di una negazione totale di quanto accaduto. Una linea che l’accusa, chiaramente, respinge.
«È vergognoso che venga sostenuta una cosa del genere» aveva detto, all’indomani della scorsa udienza, Domenico Andrè, il legale della vittima e della sua famiglia, «Se non ci fosse stata violenza sessuale, allora non sarebbe nemmeno in corso un processo penale».
Intanto, Carmine Cretella – come il suo compagno Michael Liguori, condannato per stupro in primo grado – continua a militare nel Calcio Padova, parte integrante dell’undici che viene schierato ogni settimana.
La sua ultima partita risale al primo dicembre scorso, quando il centrocampista è sceso in campo, subentrando a un compagno, nel match contro la Triestina, terminato con un pareggio. Mentre mercoledì scorso, nella gara casalinga vinta contro l’Atalanta under 23, è stato convocato, ma è rimasto in panchina.
Motivi puramente tecnici, in ogni caso; la società non si è schierata contro Liguori, condannato, e a maggior ragione non lo farà per Cretella, ancora sotto processo.
Per la prossima udienza, ancora istruttoria, bisognerà attendere il nuovo anno: sarà il 26 febbraio. Poi inizierà la fase di discussione. E, infine, si andrà a sentenza.