«Sì, l’ho aggredita, ho usato anche il cavo Usb attorno al collo. Il coltello l’ho preso dalla sua auto. L’ho colpita e poi ho chiamato i carabinieri, a loro ho detto che per me era morta, non respirava più». E' quanto ha detto, in sostanza, Said Cherrah, il bronese di 26 anni, interrogato oggi mercoledì 11 nel reparto "protetti" del carcere di Pavia dove si trova da lunedì, accusato di tentato omicidio per aver aggredito con un coltello la ex fidanzata di 24 anni nel posteggio di un centro commerciale a Giussano (Monza).
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La procura chiede il carcere, l’avvocato i domiciliari e l’alleggerimento dell’accusa in lesioni, giudice deve decidere. «Mi dispiace di quello che è successo, il nostro è un amore tossico - ha aggiunto -. Le ho messo le mani al collo, ma non la volevo uccidere, poi ho perso il lume della ragione e ho preso il coltello». Dopo il fatto anche la procura di Como ha chiesto l’aggravamento del provvedimento di arresti domiciliari.