L’8% dei giovani utilizza foto o video per deridere qualcuno, mentre il 45% dichiara di aver subito prepotenze, che nel 34% dei casi sono risultate essere di natura verbale. Oltre a ciò, il 49% dei minori naviga su internet senza alcun filtro anti-porno, con una scarsa comunicazione familiare circa i sistemi di protezione online. Sono questi i dati forniti da uno studio del Moige (Movimento Italiano Genitori) in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ritraggono una realtà preoccupante.
Per contrastare tali fenomeni, spesso legati a dinamiche di integrazione culturale, il Moige ha lanciato “net.com”, un progetto sostenuto dal Ministero degli Interni e co-finanziato dall’Unione Europea. L’iniziativa prevede una rete di esperti e un vademecum per affrontare il bullismo etnico, un fenomeno che colpisce soprattutto minori di famiglie migranti.
Secondo il MIUR, infatti, sono 877mila gli studenti stranieri nelle scuole italiane. Per tale ragione il Moige ha sottolineato l’urgenza di garantire a tutti i giovani un ambiente scolastico inclusivo e libero da pregiudizi. Gruppi di coordinamento locali collaboreranno con servizi sociosanitari, forze dell’ordine e mediatori culturali per fornire un supporto efficace e costruire una società più accogliente e inclusiva.
“Il nostro progetto nasce da un’esigenza sociale imprescindibile”, sono le parole di Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige. “La società italiana sta diventando sempre più multietnica e multiculturale. Occorre valorizzare le differenze, comprendere le diverse necessità e gli ostacoli nel percorso di integrazione, soprattutto per i minori stranieri. ‘Net.com’ significa ascolto, osservazione e, soprattutto, azioni concrete a supporto dei minori”.
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