Gino Cecchettin, il papà di Giulia, mercoledì 4 dicembre è a Roma, al ministero dell'Istruzione e del Merito, per un incontro con il ministro Giuseppe Valditara.
Un faccia a faccia che arriva il giorno dopo la condanna di Filippo Turetta, assassino di Giulia, all’ergastolo da parte della Corte d’Assise di Venezia.
[[ge:gnn:mattinopadova:14858882]]
Un paio di settimane fa, alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, era scoppiata la polemica per le parole del ministro Valditara che aveva accostato i femminicidi all’immigrazione: «Certi episodi di violenza sessuale derivano da forme di devianza derivante dall’immigrazione illegale», aveva detto il ministro.
[[ge:gnn:mattinopadova:14816330]]
Parole poi sostenute anche dalla premier Giorgia Meloni.
«Abbiamo un obiettivo comune che è quello di combattere la violenza contro le donne. Ci interessa lavorare concretamente, seriamente. il tema è troppo importante perché possa essere oggetto di strumentalizzazioni di qualsiasi genere. Vogliamo lavorare insieme, abbiamo stilato una serie di possibili interventi, innanzitutto un protocollo tra la Fondazione Cecchettin e il ministero per individuare delle azioni comuni che passino fra l'altro anche per la formazione dei docenti all'interno del percorso di educazione civica che prevede per la prima volta l'educazione al rispetto e l'educazione al rispetto per le donne».
Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara al termine dell'incontro con Gino Cecchettin al ministero. Si pensa anche alla «raccolta di buone pratiche che possano essere d'ausilio anche all'interno delle scuole, l'utilizzo del tutoring e quindi delle testimonianze dei giovani che li veda anche protagonisti. incontri con i giovani, il monitoraggio dei risultati raggiunti perché è importante capire come questo percorso potrà essere migliorato nel suo divenire».
«Riteniamo che sia importante affermare la cultura del rispetto, che è fondamentale alla base di qualsiasi lotta contro ogni violenza e in particolare contro la violenza sulle donne. E affermare anche, e qui le famiglie devono darci una mano perché occorre un grande cambiamento culturale, il valore del no perché giovani abituati a non sopportare il no a non capire che ci sono dei limiti rischiano di essere giovani che non sanno rispettare l'altro", ha concluso il ministro.
«Ringrazio il ministro Valditara per questo incontro e lo ringrazio anche perchè ha diffuso nelle scuole la lettera che ho scritto l'anno scorso per l'orazione funebre per Giulia. Era stato un buon punto di partenza e oggi lo riaffermiamo con questa riunione», ha detto Gino Cecchettin, «E' il principio della cooperazione verso obiettivi comuni penso che noi per primi abbiamo dato un segnale di rispetto per le persone, con questa riunione. Oggi ci siamo trovati per parlare di un problema sociale esistente, dai femminicidi alla violenza sulle donne al rispetto reciproco tra i sessi. Lavoreremo su questo, abbiamo stilato un protocollo, un'agenda da portare avanti insieme alla Fondazione Giulia e inizieremo a lavorare ministero per poi portare questi punti nelle scuole».