VOGHERA. Un bagno di folla che ha riempito la via Emilia, a conferma della vera e propria Barbero-mania che si sta diffondendo in tutta Italia. Martedì, dalle 12 alle 14, la libreria Ubik ha ospitato lo storico e divulgatore Alessandro Barbero, per un firma copie del suo “Romanzo russo” appena ripubblicato. In via Emilia, sembrava di assistere all'arrivo di una rockstar, o di un calciatore famoso, con persone di tutte le età ad attendere con impazienza il professor Barbero, docente universitario di Storia Medievale all'università del Piemonte Orientale ora in pensione, e apprezzatissimo divugatore storico, con frequenti partecipazioni televisive nei programmi culturali; Barbero è seguitissimo nel suo podcast, e nelle pagine social create dai fans, come il canale Youtube “La storia siamo noi” che raggiunge i 727mila iscritti.
«Abbiamo avuto l'ennesima conferma di come il professor Barbero sia diventato un vero fenomeno pop, amato da tutti, in modo trasversale. Avevamo il firmacopie alle 12, e alle 10.30 la libreria era già piena, e in strada iniziava a formarsi la fila di persone», raccontano dalla Ubik Voghera, libreria gestita da Loretta Masini, Valentina Sala e Paco Orsi.
Un serpentone infinito, che arrivava sino in via Grattoni, con alcune scolaresche cittadine, sia delle medie che degli istituti scolastici superiori, ma anche anziani e persone di tutte le età. «Questo appuntamento è nato dalla totale disponibilità del professor Barbero, che in mattinata era impegnato in un incontro culturale all'interno della casa circondariale di Voghera, e al pomeriggio si sarebbe poi recato ad Alessandria per un'altra presentazione letteraria. E' stato qui due ore, e ha incontrato tutti con la massima disponibilità. Ci ha colpito molto la sua umiltà, le 200 copie del suo romanzo sono finite in fretta, cosi il professore firmava fogli e si prestava per i selfie, esaudendo tutte le richieste. Qualcuno l'ha anche omaggiato di salami e bottiglie di vino. Il momento più bello è stato l'ovazione che un gruppo di bambini ha dedicato al prof Barbero quando è arrivato in libreria. Si notava dal suo sguardo che era molto emozionato».
ALESSANDRO QUAGLINI