Beppe Grillo “ha fatto un grande errore politico nei confronti della comunità del Movimento 5 stelle: ha costruito un rapporto personale con Mario Draghi, che ha anteposto rispetto alla rappresentanza dell’intera comunità. Lì si è rotto qualcosa di fondamentale con gli iscritti”, che altrimenti non avrebbero “mai deciso di cancellare la figura del garante“. Intervistato da Mattino Cinque, il leader M5s Giuseppe Conte fornisce una sua spiegazione delle ragioni del rumoroso divorzio tra il comico e i pentastellati, riconducendo “l’inizio della fine” al momento in cui, dopo aver dato il via libera alla formazione del governo dell’ex banchiere centrale, disse che Draghi era un “grillino” e Roberto Cingolani, scienziato nominato ministro dell’Ambiente, “l’elevato” che avrebbe realizzato la transizione ecologica.
“Grillo si è lasciato irretire da questo rapporto, altrimenti Draghi non gli avrebbe mai proposto di abbandonare Conte e la comunità a favore della scissione” di Luigi Di Maio, afferma l’ex premier. Il riferimento è alla richiesta di Draghi a Grillo – raccontata dal sociologo Domenico De Masi – di rimuovere l’avvocato dalla guida del Movimento, perché “inadeguato”. Conte parla anche dell’epiteto “il mago di Oz” usato da Grillo per riferirsi a lui nei suoi video: “Nasce da quel rapporto con Draghi, mi sfottevano insieme un po’ velenosamente. Io però non ne ho fatto mai una questione personale”, rivendica.
“Durante il governo Draghi”, spiega, “ho fatto, perché ero il leader del partito di maggioranza relativa, battaglie politiche per evitare, quello che poi è successo, che venissero smantellate tutte le riforme che avevamo realizzato con il M5s”. Poi replica all’accusa di Grillo di non aver mai considerato le sue proposte: “Di quelle cinquanta proposte che lui dice, cinquanta è evidentemente un’iperbole perché qui non è arrivato assolutamente quel numero, non si è reso conto, perché è da tempo che non ci segue, che molte di quelle proposte sono già proposte di legge depositate dai nostri parlamentari, come la sfiducia costruttiva, lo sbarramento al 5%… anche alle elezioni politiche e alle ultime elezioni europee, il nostro Gianluca Perilli, il coordinatore del Comitato progetti, ha lavorato con Grillo dopo che abbiamo elaborato il programma per raccogliere eventuali sue indicazioni. Ha avuto tutte le possibilità” di intervenire, afferma.
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