Secondo Reuters, i bombardamenti militari israeliani hanno ucciso almeno 12 palestinesi nella Striscia di Gaza nella giornata di martedì, la maggior parte dei quali nella città di Beit Lahiya. L’esercito israeliano ha anche emesso nuovi ordini di evacuazione forzata nel sud del territorio.
Reuters cita fonti mediche locali per il bilancio delle vittime, che non è stato ancora verificato in modo indipendente. Otto persone sono state uccise in una serie di raid aerei su Beit Lahiya, dove l’esercito israeliano è operativo dal mese di ottobre.
L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione ai residenti dei distretti settentrionali di Khan Younis, citando il lancio di razzi provenienti da quelle zone. Ha inoltre indicato che i civili dovrebbero spostarsi verso una cosiddetta “zona umanitaria”. Tuttavia, funzionari palestinesi e delle Nazioni Unite hanno dichiarato che non esistono aree sicure a Gaza, dove gran parte dei 2,3 milioni di abitanti è già stata sfollata più volte internamente.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che tre delle vittime a Beit Lahiya appartenevano alla famiglia Al-Masry, uccise “mentre si recavano a ispezionare le loro case”.
Tareq Abu Azzoum, inviato di Al Jazeera da Deir el-Balah, nel centro di Gaza, scrive: “A Gaza City un edificio di quattro piani è stato distrutto. Si teme che decine di civili siano intrappolati sotto le macerie. Le forze della Difesa Civile, con l’aiuto dei residenti, stanno cercando di trovare sopravvissuti tra i detriti.”
Si segnala inoltre che il governo di Benjamin Netanyahu ha vietato a Al Jazeera di operare all’interno di Israele.
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