Antonio Ricci in una lunga intervista a Il Corriere della Sera ha detto la sua su alcuni dei conduttori più famosi in Italia e sulla premier Giorgia Meloni. “Non deve essere facile per la Meloni. – ha affermato – Condurre una nazione è dura. Però dovrebbe evitare di dire: Sono cristiana, sono una madre, sono una donna”.
Da qui la logica obiezione: “Ma se sei cristiana non devi vivere nel peccato. Ti devi sposare. Lei è una peccatrice che detta la linea a me e poi fa quello che le pare. Vive nel peccato. E che peccato! Ora si è pure inventata la figura del migrante yo-yo, avanti e indré con l’Albania. Se poi, non contenta, si mette pure in testa che ci sono i complotti, finisce che bisogna risfoderare il detto ligure: Non farti mangiare il belino dalle formiche. Giorgia si sta facendo mangiare il belino dalle formiche”.
Poi è tornato a parlare di Paolo Bonolis: “Aveva tirato fuori la storia della maga che parlava con i morti. Ci sentimmo in dovere di sputtanarlo. Bonolis, non piange: gli sudano gli occhi! L’Italia è un paese mafioso e cattolico, dove si adora l’uomo in croce, per cui chi si autocrocifigge ottiene uno scudo di simpatia. È la nazione della simulazione del fallo. Sto parlando del calcio, di quelli che si buttano a terra urlando senza che nessuno li abbia toccati. Quanta gente finge di essere vittima di una grossa ingiustizia? Lo fanno per obnubilare le menti e titillare le pance”.
Paolo Bonolis disse che la figlia stava male e Ricci ha spiegato: “Quando tiri fuori i figli è il top. Ambra, quando le abbiamo dato il Tapiro, ha optato per il format vittima e ha tirato fuori la figlia. E adesso anche Sonia Bruganelli a Ballando con le stelle per rispondere alle critiche su come balla male si è appellata alla sofferenza della figlia”.
Ma non è tutto: “Perfino Donato Bilancia mi ha scritto una lettera che io tengo fra le cose più care, in cui mi ringraziava per avere sgamato Paolo Bonolis. Per fare il fenomeno aveva tagliato una lunga risposta di Bilancia a una sua domanda commentando: Ecco una domanda alla quale Donato Bilancia non ha saputo dare una risposta. Si era però dimenticato dell’orologione inquadrato in cella e fu così plateale dimostrare che in montaggio aveva alterato la cronologia”.
Non manca Fabio Fazio, ligure anche lui come Ricci: “C’è sempre uno scambio di amorosi sensi. Io con lui parlo. Lo stimolo. Cerco di migliorarlo. Ma è un’impresa disperata. Vedi quella sedia inginocchiatoio? L’ho comprata a un’asta degli oggetti provenienti da una villa di Fabio. Cambiava casa. Tutti noi avremmo regalato gli oggetti a una parrocchia. Lui ha fatto un’asta. Essendo ligure e i liguri sono notoriamente…Accorti. Insomma ha messo all’asta robe ciofechissime provenienti dalla lista di nozze del suo matrimonio. Ricordo uno sgabello da ciabattino e contenitori di rame per polvere da sparo. Ho partecipato all’asta e mi sono aggiudicato la sedia pregatoria. Ci ha anche pianto sopra, sciogliendo la paglia. Lui è un prete. Dicono tutti che è un lecchino. Ma va rivalutato. Sembrano più lecchini i suoi ospiti”.
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