IVREA. La lettera è già sul tavolo del sindaco Matteo Chiantore, pronta a prendere la strada del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La destinazione è la scrivania di Matteo Salvini. Il succo è lo stesso della manifestazione dello scorso 15 novembre, che ha coinvolto oltre 40 sindaci, consiglieri regionali, Città metropolitana, Confindustria, Cgil e Cisl. Il Canavese vuole il nuovo ponte Preti e per questo chiede al ministro di ripensarci e di prolungare la concessione dei finanziamenti almeno di un anno. «Mi auguro – spiega Matteo Chiantore – che anche attraverso l’aiuto dei nostri rappresentanti territoriali, come l’onorevole Alessandro Giglio Vigna, uomo di spicco della Lega, si riesca a intercedere perché venga preso in considerazione il finanziamento. Abbiamo capito che ci sono state delle difficoltà, ma la domanda è: ora, che vogliamo fare? Perdiamo l’opera? Mi auguro che il ministro ci ascolti».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il responsabile di Cisl Canavese, Stanislao Patalani, presente alla manifestazione: «Credo si sia perso tempo qualche anno fa nel metterlo tra le priorità della Regione, ma c’è l’impegno di tutte le forze sociali ed economiche del territorio. È uno di quei temi su cui non si può essere partigiani, come l’ospedale. Dobbiamo essere di supporto alle iniziative dei sindaci, ora l’obiettivo è un incontro impegno con Regione e Città metropolitana per andare tutti insieme al ministero a sostenere la necessità di una proroga alla scadenza dei fondi almeno di un anno. D’altronde si tratta dell’unico punto di comunicazione tra Alto Canavese ed Eporediese. Tutto poi s’innesta in una crisi dell’automotive per cui potremmo assistere a flussi di lavoratori che si spostano verso l’Eporediese dall’industria dell’auto in Alto Canavese».
Del Ponte Preti ormai si è parlato anche in Parlamento, con le interrogazioni dei deputati Antonino Iaria (M5s) e Alessia Ruffino (Misto– Azione/Iv). L’ovvia risposta è che la scadenza del finanziamento è datata 31 dicembre 2024. «La realizzazione del nuovo ponte rappresenta un’opera strategica e attesa dal territorio da decenni – ha spiegato Iaria –. E condivido chiaramente la protesta dei sindaci del territorio» .
Anche Ruffino ha ricordato al ministero l’urgenza della questione. Secondo il consigliere regionale Sergio Bartoli, la posizione del governo rischia di aggravare una situazione già critica: «Questo immobilismo burocratico rischia di mettere a repentaglio non solo la sicurezza delle persone, ma anche il futuro economico e sociale di un’intera area».
Alberto Avetta, consigliere regionale del Pd, definisce invece il perimetro dell’intervento legislativo necessario. «Il Governo Meloni - precisa-, con una legge, ha fissato il termine per l’aggiudicazione dei lavori al 31 dicembre. Serve un analogo intervento del Parlamento per risolvere la questione. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. In Regione l’assessore Gabusi ha confermato che la trattativa con il Governo è aperta. E ciò conferma quanto la questione sia delicata e rilevante. Ho depositato una interrogazione urgente per sapere se la trattativa tra Regione e Governo abbia fatto progressi».