Per non fermare il cantiere e giungere entro il 2025 alla consegna dell’ospedale in vista delle Olimpiadi 2026, Ulss 1 Dolomiti e Regione Veneto assecondano e le richieste di revisione del Piano economico finanziario della società Gvm Cortina Srl che gestisce il Codivilla concedendo 20 milioni di euro a copertura delle maggiori risorse necessarie per eseguire i lavori.
Ma pongono in cambio delle clausole molto stringenti. Clausole che riguardano non solo l’obbligo di rendicontazione puntuale di tutte le spese effettuate e fatturate d’ora in avanti a giustificazione dell’incremento dei costi, ma anche la possibilità, qualora le uscite siano inferiori alla somma concessa, che il contributo dell’Ulss sia ridotto della differenza tra quanto richiesto da Gvm e quanto stimato dall’azienda sanitaria. Insomma da un lato Ulss e Regione vengono incontro, per necessità, a Gvm Cortina, dall’altro però impongono paletti molto stretti alla società.
La società Gvm Cortina a più riprese dal 2021 ad oggi ha rappresentato all’Ulss l’impossibilità a eseguire le opere previste per sistemare l’ospedale con i soldi previsti nel bando: un bando da 166 milioni di euro a cui è associato l’obbligo della società di realizzare i lavori di ristrutturazione e completamento dei padiglioni Codivilla (di proprietà dell’Ulss), del Putti (proprietario l’Inail) nonchè degli immobili denominati “casette” per un importo complessivo di 41.546.559 euro.
La società, infatti, secondo quanto evidenzia, ha dovuto fare i conti da un lato con la pandemia da Covid, dall’altro con il ritrovamento di idrocarburi nel sottosuolo che hanno rallentato notevolmente il cronoprogramma per permetterne la bonifica facendo contemporaneamente crescere le spese ed infine con il dissesto della ditta Emaprice appaltatrice dei lavori che ha portato ad uno stop di un anno delle opere ripartite a fine 2022.
La società ha quindi denunciato all’Ulss la situazione di disequilibrio «dovuta a cause non imputabili alla società stessa, come l’eccezionale incremento del costo dei materiali da costruzione e il superamento dei tariffari previsti nel bando, tali però da rendere l’esecuzione dell’opera gravemente onerosa, se non oggettivamente impossibile, visto che abbiamo dovuto rimetterci 200 mila euro al mese per garantire quanto previsto», chiedendo l’aggiornamento del Piano economico finanziario (Pef) per vedere incrementare le risorse a sua disposizione.
Nel nuovo atto aggiuntivo-modificativo derivante dalla revisione del Piano economico finanziario si impone, oltre alla presentazione di tutte le specifiche delle spese sostenute, il rispetto puntuale dei tempi per il completamento entro il 2025 del Codivilla, inserendo una clausola che prevede la sanzione con penali in caso di ritardi rispetto al cronoprogramma.
Un’altra sanzione con penali è stata introdotta qualora ci siano ritardi nella fornitura di apparecchiature, arredi e altro relativi al Codivilla e alle casette (ex officina, casa del personale, ex lavanderia).
Viene introdotto anche l’obbligo per Gvm Cortina di mettere a disposizione dell’Ulss e della Regione, il Codivilla - dopo averne eseguito il collaudo, averne ottenuti l’agibilità e il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento - per consentire l’organizzazione delle attività per le Olimpiadi.
Infine l’atto prevede che «fino al 31 dicembre 2026 siano prive di effetto e illegittime eventuali comunicazioni di recesso da parte della società concessionaria».