CUORGNÈ. Era un brillante imprenditore e un personaggio, conosciuto da moltissimi, non soltando a Cuorgnè. Bruno Mattioda, storico titolare per decenni di una delle prime agenzie di onoranze funebri sorta in Alto Canavese, è morto giovedì 28 novembre all'età di 94 anni. Sino a pochi mesi fa era ancora parte attiva dell’azienda da lui fondata.
I funerali si svolgeranno questa mattina, sabato 30 novembre , alle 10,30, nella chiesa parrocchiale di San Dalmazzo.
Discrezione e professionalità
Con discrezione e professionalità, Bruno Mattioda sapeva entrare nella vita delle famiglie in momenti estremamente delicati e dolorosi quali quelli della perdita di una persona cara per svolgere il suo mestiere.
Un sapere che ha trasmesso al figlio Claudio con lui ha lavorato per anni e anni. Sempre delicati nell’approccio, altamente professionali, efficienti nel disbrigo delle pratiche burocratiche in momenti difficilissimi per qualsiasi famiglia alle prese con un lutto.
Quella di Bruno è professione sicuramente non facile che ha appreso fin da giovanissimo. La famiglia Mattioda, infatti, è stata un’antesignana nel settore delle onoranze funebri nel nostro territorio. Già il papà di Bruno Mattioda, nell’ormai lontano 1936, diede avvio all'attività di famiglia che oggi è portata avanti da suo figlio Claudio. L'impresa di onoranze funebri, fino a pochi anni fa, nella centralissima via Torino a Cuorgnè, è stata affiancata da un avviato e frequentato negozio di fiori e piante di cui si occupava la moglie di Mattioda, Maria.
La forza di Maria
Maria, un'autentica artista nelle composizioni floreali, sapeva addobbare con gusto e raffinatezza chiese e locali in occasione di svariate cerimonie, dalle processioni ai matrimoni, e sapeva sempre dispensare un consiglio, un suggerimento utile con competenza a chi le richiedeva un mazzo di fiori o una pianta da omaggiare per le più diverse ricorrenze.
Affidandosi a lei, clienti abituali come di passaggio, avevano la certezza di fare, comunque, bella figura. Bruno Mattioda incarnava una delle figure storiche di Cuorgnè, nella città delle due torri tutti lo ricordano, al di là della sua attività professionale, per la simpatia che lo portava a scambiare volentieri qualche battuta quando lo si incontrava seduto sulle panchine lungo l'allea di piazza Martiri della libertà, accompagnato dai suoi inseparabili cagnolini, oppure in sella alla sua vecchia bicicletta, sempre pronto alla battuta, a commentare i fatti del giorno con i passanti. Una di quelle persone che sono entrate nella storia della città.
Da qualche tempo era ospite della casa di riposo Umberto I.
Bruno Mattioda lascia la moglie Maria, i figli Carla, già educatrice all’asilo nido Gli Sbirulini, quindi, in servizio nella Biblioteca civica cittadina fino al pensionamento, con Angelo, Lorenzo e Silvia, Claudio con Chiara e Marta, i fratelli Oscar, Marco e Aldo con le rispettive famiglie, cognati, cugini e nipoti. Dopo la funzione religiosa, il feretro proseguirà per la tumulazione nel cimitero del capoluogo con mezzi propri.
