La notizia della squalifica di Iga Swiatek ha monopolizzato la puntata odierna di TennisMania condotta da Dario Puppo sul canale Youtube di OA Sport. La tennista n.2 del mondo, infatti, ha accettato una squalifica di un mese per una positività alla trimetazidina. L’ITIA ha creduto alla versione della polacca e ha parlato di positività derivante dalla contaminazione di un regolare farmaco a base di melatonina.
Ospite della puntata, Massimiliano Ambesi di Eurosport che ha provato a fare il punto della situazione sul caso: “Sono stato spiazzato dalla notizia, ma sappiamo bene come la normativa sia cervellotica per cui non si può mai dare nulla per scontato. Parto dal presupposto che per me sia il caso di Sinner sia quello di Swiatek rappresentano due grossi autogol dell’intero impianto della macchina antidoping. Alla luce delle prove portate da entrambi non ci voleva la squalifica. Abbiamo un problema”.
Secondo punto all’ordine del giorno i possibili parallelismi con il caso di Jannik Sinner: “Penso che il caso Swiatek sia importante per contestualizzare alcuni errori fatti nel caso Sinner. Tutti i tennisti che hanno parlato tanto, anche troppo, di un possibile trattamento preferenziale al numero 1 del mondo, oggi dovrebbero intervenire scusandosi per la loro totale ignoranza e per aver parlato solo per sentito dire. Non sono casi che si incrociano. Sono totalmente diversi, con norme diverse e presupposti differenti. La condotta della polacca è letteralmente prevista dal codice WADA. Non è possibile riscontrare una colpa o negligenza. Io sono sicuro che lei sia totalmente estranea a qualsiasi cosa, ma quella condotta non è esente da colpa o negligenza. La contaminazione dell’integratore da parte di una sostanza specifica o non specifica porta ad una pena, in caso di colpa, che parte da un richiamo ufficiale ma arriva anche ai 2 anni. Sinner non è in questa norma, anzi la norma nel suo caso proprio non c’è”.
Massimiliano Ambesi prosegue nella sua analisi: “Iga ha usufruito della revoca della sospensione come Sinner. Sono risaliti al quando è successo proprio come Jannik. Per il momento è sospesa da 22 giorni in totale che vanno sottratti dal mese comminato. 30 meno 22, per cui tra pochi giorni avrà già scontato tutta la pena. Il regolamento funziona così per tutti. Non solo per Sinner”.
Come si comporterà la WADA? “Si è appellata per Sinner perché, secondo loro, il regolamento non è stato applicato correttamente, ma con Swiatek non potrà. Può solo contestare l’entità della pena. Possono dire che per la polacca la colpa o la negligenza non sono stati lievi per cui vorranno più di un mese di stop. Se credono alla sua versione allora perché c’è la penalizzazione? Quella specifica condotta è prevista come condotta che per forza di cose è figlia di una negligenza, seppur lievissima. Ormai siamo alla caccia alle streghe. Senza mezzi termini. Il ruolo di WADA, però, sarebbe altro. Dovrebbero educare allo sport sano e non lo si fa con questi interventi. WADA negli anni ha sicuramente fatto tante cose buone, ma ultimamente penso si sia persa la bussola e va ritrovata”.