Il Mondiale di Formula 1 raggiunge la propria Flamme rouge, l’ultimo chilometro, da disputarsi tutto in Medio Oriente. Domenica 1 dicembre si correrà il Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento della stagione 2024. Il Campione del Mondo piloti è già stato eletto, poiché Max Verstappen ha chiuso i conti a Las Vegas. Viceversa resta aperta la partita per il titolo costruttori.
Nel Nevada, la Ferrari ha recuperato 12 punti alla McLaren, riportandosi a -24 dal Team di Woking. Di fatto, ormai tagliata fuori la Red Bull, distante 53 lunghezze dalle vetture color Papaya e 29 dalle Rosse. Insomma, è sfida a due per la conquista dell’alloro riservato ai team. L’evento di Lusail avrà un peso specifico notevole, poiché contiene al suo interno una Sprint. Pertanto si potranno marcare fino a 59 punti, anziché i canonici 44 in palio ad Abu Dhabi.
Che dire della Scuderia di Maranello? Si può scomodare il proverbiale “Bene, ma non benissimo” per la performance di Las Vegas. Il distacco dalla concorrente diretta è stato sì ridotto, ma forse non quanto si sarebbe dovuto. La corsa statunitense era verosimilmente le più favorevole al Cavallino Rampante, ma la Mercedes si è “messa di traverso”, rivelandosi involontaria alleata della McLaren.
Indi per cui, la blasonata entità fondata da patron Bruce e ora gestita da Zak Brown e Andrea Stella può tirare un sospiro di sollievo, poiché teoricamente l’autodromo qatariota dovrebbe strizzar l’occhio alle MCL38 più di quanto non ammicchi alle SF-24. Almeno, questo è quanto viene annunciato sulla carta. Poi, bisognerà vedere quale sarà il responso della faraonica pista recentemente ristrutturata proprio per diventare un punto fermo del calendario di F1.
Charles Leclerc e Carlos Sainz contro Lando Norris e Oscar Piastri. Questa è la sfida destinata a scaldare l’inizio del mese di dicembre. Siamo prossimi a Natale, ma chi metterà sotto l’albero un Mondiale costruttori che a Maranello manca da 16 anni e a Woking addirittura da 26?