Avanza il cantiere che andrà a riqualificare l’ospedale di Cattinara e a realizzare la nuova sede del Burlo Garofolo. L’assetto non è ancora tornato a pieno regime ma, dopo i rallentamenti riscontrati per le difficoltà del gruppo friulano Rizzani de Eccher, incaricato di svolgere i lavori, maestranze e mezzi sono nuovamente all’opera. Una ripresa certificata, tra l’altro, anche dall’ispezione disposta lo scorso martedì mattina dalla Prefettura nell’ambito dell’attività di controllo prevista del Codice antimafia, e che sul maxi cantiere ha individuato una cinquantina tra operai e operatori economici, oltre a una dozzina di mezzi.
I lavori attualmente si sviluppano su tre fronti di costruzione: la palazzina dedicata ai servizi, la nuova sede della camera iperbarica e la terza torre da 60 metri di altezza, che fungerà da collegamento tra la torre medica e quella chirurgica già esistenti. In questo ultimo intervento si inserisce anche la ristrutturazione della piastra dei servizi (bar, sportelli, ambulatori, uffici interni).
Asugi, inoltre, ha appena consegnato alla Rizzani de Eccher anche l’area della pineta, e per questo la zona da pochi giorni è stata recintata. È da lì che, indicativamente nei primi mesi del prossimo anno, partirà il cantiere per la costruzione del nuovo Burlo con annesso abbattimento della pineta.
Tornando ai lavori già in corso, ieri, malgrado la pioggia, si vedevano operai e tecnici concentrati sulla nuova palazzina che sarà dedicata a laboratori e servizi e che sta sorgendo dietro alle due torri, sulla strada che porta al Polo cardiologico. L’avanzamento di quella costruzione è ben visibile dagli spazi antistanti la palazzina di Anatomia patologica: piano terra terminato, si sta costruendo quello superiore. Tra 15, massimo 18 mesi quell’opera dovrebbe essere completata.
Passando invece alla nuova torre, il cantiere ha raggiunto il solaio del terzo livello. Calcolando che la struttura dispone di due piani sotto terra, ora si sta procedendo con la gettata di cemento per il soffitto del piano terra.
Chi oggi entra nell’ospedale di Cattinara, proprio per la presenza del cantiere, per raggiungere le diverse strutture viene accompagnato lungo un percorso obbligato, delimitato da alti pannelli che bloccano parzialmente la visione sui lavori. La velocità dell’intero cantiere dipende esclusivamente dalla forza lavoro che riesce a mettere in campo Rizzani de Eccher. I soldi pubblici non mancano. Anzi, dopo che Asugi ha stracciato per inadempienza il contratto con la cooperativa Clea – iniziale vincitrice dell’appalto – sottoscrivendone un altro con il gruppo friulano, la Regione ha aggiunto importanti provviste, portando l’appalto a superare i 250 milioni.