Sconfitta non troppo dolorosa per il Padova negli ottavi di Coppa Italia di C. Contro il Caldiero arriva un 2-1 a favore degli ospiti che elimina il Biancoscudo dalla competizione, al termine di una partita conclusa in nove uomini per le espulsioni di Delli Carri e Capelli ed inutile quindi è stato il momentaneo gol dell’1-0 di Favale nel primo tempo. Ma se doveva arrivare una sconfitta meglio qui che in campionato.
Padova sperimentale quello scelto da Andreoletti per dare minutaggio anche ad alcune seconde linee.
Tra i pali c’è il secondo portiere Voltan, difesa con Faedo, Delli Carri e Granata, centrocampo con Bianchi e Broh, Capelli a destra e Favale a sinistra, in attacco Liguori e Cretella a supporto del classe 2006 Andrea Montrone, figlio d’arte di Angelo. Partita che si sblocca presto, quando all’11’ Capelli innesca l’affondo sulla destra di un Faedo bravo a crossare al centro dove arriva puntuale al rendez-vous con l’1-0 Giulio Favale.
Ma il Padova si distrae e al 15’ subisce il gol del pareggio: Delli Carri pasticcia in difesa e dopo un rimpallo Lanzi trova l’inaspettato pareggio. I biancoscudati hanno il generale controllo del match e creano diverse situazioni pericolose accesi da un positivo Liguori, ma l’occasione più grande capita al Caldiero, con Faedo che si perde Lanzi ben fermato in uscita da Voltan.
Nella ripresa dentro Beccaro e Russini per Montrone e Liguori. E al 48’ arriva l’episodio che fa girare il match: in contropiede - dopo una bella combinazione che trova scoperta la difesa - Quaggio scappa via a Delli Carri che recuperando commette rigore (dubbio per la verità) e si becca il rosso. Qui Voltan però si veste da Superman e neutralizza Baldani dal dischetto prendendosi la scena.
Il Caldiero prende comunque coraggio e al 56’ Gattoni svetta sul corner calciato al centro e timbra il vantaggio (1-2) dei veronesi. Il Padova non si arrende: Favale recrimina per un rigore che sembrava esserci e per le proteste viene ammonito Andreoletti.
Il mister qui è costretto ad apportare qualche modifica ed abbassa Bianchi in difesa, Cretella scende nei due di centrocampo e inserisce Spagnoli per un Beccaro appena entrato e che esce contrariato. L’inferiorità numerica però pesa e il Padova pur generoso non crea grandi pericoli.
La pietra tombale sull’incontro la mette il doppio giallo per Capelli, che lascia in 9 i suoi. Il turno lo passa il Caldiero, ma la testa deve tornare al campionato: domenica all’Euganeo arriva la Triestina.