Il Fatto quotidiano non si smentisce e si conferma campione di ricostruzioni, che il Dipartimento per il programma di governo della presidenza del Consiglio definisce “fantasiose”. In una nota il Dipartimento fornisce “elementi chiarificatori” a correggere il tiro dell’articolo dal titolo “Fazzolari mette sotto esame i Ministri Lega: attuate programma”. Nel quale si sostiene che il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento e la Ragioneria Generale dello Stato è una forma di controllo esercitato da Palazzo Chigi su quattro ministeri, “tre dei quali guidati da leghisti: le Infrastrutture di Matteo Salvini, l’Economia di Giancarlo Giorgetti e l’Interno di Matteo Piandetosi”. “L’obiettivo – scrive il quotidiano – è chiaro: controllare che tutti i ministeri attuino il programma di governo e che, oltre ai provvedimenti legislativi, adottino anche i conseguenti decreti attuativi”.
Nella nota del Dipartimento per il programma di governo spiega che “il Protocollo d’intesa tra ex Ufficio per il programma di Governo (oggi, Dipartimento) e Ragioneria Generale dello Stato non è una novità. Trattasi infatti di una attività di routine di carattere amministrativo e non politico. Il primo dei Protocolli risale al 4 maggio 2015 ed è stato successivamente integrato il 21 giugno 2016. Neppure la previsione di indicatori di misurazione del grado e dei tempi di attuazione dei singoli provvedimenti attuativi è un fatto nuovo, essendo questi già previsti dal Protocollo del 2015″. Nel luglio del 2024 – prosegue il comunicato – ” sulla scorta dell’esperienza maturata nel corso del tempo, il Dipartimento per il programma di governo e la Ragioneria generale dello Stato hanno stipulato, di comune accordo, un Protocollo che aggiorna il precedente limitatamente alla parte relativa agli indicatori. In particolare, è stato inserito un nuovo indicatore focalizzato sulla capacità di “liberare”, attraverso l’adozione dei provvedimenti attuativi di competenza dei ministeri, risorse finanziarie in favore di cittadini e imprese”.
E ancora: “In accordo con i ministeri, si è deciso di far entrare in vigore il nuovo sistema di misurazione dal 1° gennaio 2026, prevedendo solo per alcuni Dicasteri l’applicazione sperimentale dal 1° gennaio 2025. Il ministero dell’Economia e delle Finanze si è naturalmente proposto nel corso delle riunioni preparatorie come destinatario della sperimentazione, in quanto parte firmataria del Protocollo. E poiché svolge un ruolo importante in relazione alla “liberazione” delle risorse finanziarie. Lo stesso discorso vale per gli altri tre Ministeri interessati (infrastrutture e trasporti, interno, lavoro e politiche sociali), che hanno aderito alla sperimentazione anche in virtù della già dimostrata capacità di attuare con efficacia le misure del programma di Governo. La finalità del Protocollo in questione – conclude la nota – è, fin dall’origine, quella di condividere informazioni utili con la Ragioneria Generale dello Stato in vista del ciclo di bilancio. E, al tempo stesso, fornire ai singoli Ministeri elementi per rendere ancora più incisiva l’azione di governo. Sforzo che vede coinvolti e allineati tutti i Ministeri e grazie al quale è stato possibile mettere a disposizione, per la realizzazione delle misure introdotte, circa il 97% delle risorse complessivamente stanziate dall’attuale Esecutivo. L’aggiornamento del Protocollo è quindi volto a migliorare ulteriormente i già importanti risultati raggiunti. Qualsiasi altra interpretazione è da ritenersi assolutamente priva di fondamento”.
L'articolo Ministri sotto esame, il Dipartimento per l’attuazione del programma di governo “corregge” il Fatto sembra essere il primo su Secolo d'Italia.