Ventidue anni di reclusione per Pedro Livert Dominguez e assoluzione perché il fatto non costituisce reato per insufficienza o contraddittorietà della prova per Junior Cedano Sanchez.
Queste le richieste del pubblico ministero Alberto Primavera davanti alla Corte d'Assise per l'omicidio di Antonio Costa. Secondo la pubblica accusa, nelle tre ore di requisitoria, c'è stata la volontà di uccidere da parte di Dominguez e non c'è dubbio che sia stato lui. Una coltellata sferrata con forza e cattiveria, che ha bucato lo sterno e trafitto il cuore, davanti alla stazione ferroviaria di Fener, alla festa latino-americana al Kangur bar. Esclusa l'aggravante dei futili motivi, ma non concesse le attenuanti generiche.
Sanchez, sempre per Primavera, ha sicuramente partecipato alla colluttazione e ha sferrato un pugno in testa a Costa, ma non poteva prevedere le intenzioni di Dominguez. Ecco perché il pm ha chiesto una sentenza di assoluzione.