La stagione tennistica internazionale, per quanto concerne il massimo circuito, si è chiusa con la Coppa Davis. Un 2024 nel segno di Jannik Sinner, capace di concludere il percorso da n.1 del mondo, con due Slam, tre Masters1000, le ATP Finals, otto titoli in totale e appunto la celebre Insalatiera in bacheca. Un mostro di continuità l’altoatesino, come certificato dal seguente dato: 73 vittorie e 6 sconfitte, vincendo almeno un set in tutte le partite affrontate. Una cosa riuscita solo a Roger Federer nel 2005.
Di questi 3 ko c’è però la firma di un giocatore in particolare, ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, capace quest’anno di mettere insieme la storica doppietta Roland Garros-Wimbledon, vincere l’argento olimpico e rappresentare per Sinner un ostacolo complicato da superare. Di questo ha parlato il tecnico francese Patrick Mouratoglou, dando una chiave di lettura a riguardo.
“Vedo Alcaraz vincere più spesso contro Sinner perché può creare di più. Ha questo potere extra e può competere con lui anche in termini di mobilità. Il problema è che Alcaraz commette molti errori forzati dove Sinner non li fa. Nei loro scontri ci sono molti alti e bassi e cambi continui“, ha spiegato il noto coach in un intervento su Eurosport.
Mouratoglou ha anche osservato quanto siano uniche le qualità di Sinner in generale: “Può fare un vincente con qualsiasi colpo, è ciò che si percepisce ed è abbastanza inquietante per gli avversari. Non puoi rilassarti, senti che non puoi costruire perché sei sempre in pericolo, su ogni colpo. Credo che la cosa più importante non sia essere in pericolo su ogni colpo ma ciò che fa con la costanza. Ha tutto sotto controllo, ha questo livello di aggressività unito al controllo, questo è ciò che lo rende così speciale“.