A quattro anni di distanza dal suo ritiro agonistico, l’ex biathleta Martin Fourcade ha vinto la sua sesta medaglia d’oro olimpica. Il TAS ha infatti annunciato di avere respinto il ricorso di Evgeny Ustyugov, che si è visto cancellare tutti i risultati conseguiti tra il 2010 e il 2014, tra cui la vittoria nella mass start delle Olimpiadi Invernali di Vancouver 2010.
Il fuoriclasse francese aveva concluso in seconda posizione con una decina di secondi di distacco dall’avversario e ora è cambiato il metallo dell’alloro portato a casa. Ricordiamo che erano state riscontrate delle anomalie nel passaporto biologico del russo, con un anormale livello di emoglobina. Nel comunicato del TAS si legge: “La Camera d’Appello ha confermato le conclusioni della Divisione Antidoping del CAS (ADD), che aveva stabilito che il signor Ustyugov aveva commesso una violazione delle regole antidoping (ADV) sulla base di anomalie identificate nel suo passaporto biologico da atleta (ABP)“.
Cambia naturalmente tutto il podio, con la medaglia d’argento che finisce al collo dello slovacco Pavol Hurajit e il bronzo conquistato dall’austriaco Christoph Sumann. In merito a quella rassegna a cinque cerchi, la Russia perde anche il bronzo della staffetta maschile, che prende così il volo per la Svezia. La vicenda si chiude così dopo quattordici anni da quell’evento, anche se Ustyugov potrebbe ancora rivolgersi in appello al tribunale federale svizzero.
Martin Fourcade ha conquistato due medaglie d’oro a Sochi 2014 (individuale e inseguimento) e tre ori a PyeongChang 2018 (mass start, inseguimento, staffetta mista), oltre all’argento nella mass start di Sochi 2014. Nel suo sconfinato palmares figurano anche 28 medaglie ai Mondiali (di cui 13 ori) e sette Coppe del Mondo generali.