Mosca ha condotto il raid aereo più spietato finora contro Kiev dall’inizio delle ostilità: 188 droni di fabbricazione iraniana hanno attaccato la capitale ucraina. “Durante l’attacco notturno il nemico ha lanciato un numero record di droni Shahed e di droni non identificati”, ha spiegato l’aeronautica militare ucraina in un comunicato, raccontando che gli aerei pilotati da remoto fossero 188. La mole di Uav impiegati dalla Russia durante l’ultima incursione, registra un utilizzo da record delle risorse militari. I droni, però, non sono l’unica arma che la Russia ha utilizzato nell’ultima offensiva contro l’Ucraina: stando a quanto riportato dall’Ansa, il Cremlino ha utilizzato anche 4 missili balistici contro le strutture di Kiev.
“Purtroppo sono stati colpiti impianti infrastrutturali critici e sono stati danneggiati edifici privati e condomini in diverse regioni a causa dei massicci attacchi dei droni – secondo un comunicato pubblicato dall’ Ansa che poi specifica – non ci sono state vittime o feriti”. I droni distrutti hanno subito l’intercettazione in 17 regioni ucraine oltre che a Kiev, mentre 95 aerei con il pilota automatico sembrerebbero dispersi: forse anche grazie alle misure di guerra elettronica che l’Ucraina ha applicato contro la Russia. Altri 5 velivoli Uav hanno virato nel sentiero celeste verso la Bielorussia.
Oleksandr Riabtsev del ministero della Difesa ucraina ha detto che la Russia sta piantando mine “città, tra i contadini, nelle stazioni dei trasporti pubblici”, specificando come queste “attività genocide” abbiano coinvolto zone in cui vivono 6 milioni di cittadini ucraini. Il funzionario ucraino, ha fornito queste precisazioni durante la conferenza sulle mine in Cambogia.
Secondo le fonti di Bloomberg riportate anche dall’Ansa, il Regno Unito avrebbe consegnato all’Ucraina alcuni missili da crociera Storm Shadow dopo l’esaurimento delle scorte da parte del Granaio d’Europa. Il primo ministro inglese Keir Starmer, avrebbe inviato queste armi per la prima volta dall’inizio del suo mandato a Downing Street. La consegna di queste forniture, secondo le fonti disponibili, è avvenuta in segretezza nelle scorse settimane. Il ministro della Difesa britannica Lammy ha affermato che il governo inglese continuerà “a sostenere gli ucraini con l’addestramento e l’assistenza militare” ma senza inviare truppe britanniche sul territorio ucraino.
L'articolo Mosca sferra il raid aereo più spietato finora contro Kiev: 188 droni contro la capitale ucraina sembra essere il primo su Secolo d'Italia.