Nessun vincitore, nessun vinto. Prima patta del match per il Campionato del Mondo a Singapore tra Ding Liren e Gukesh Dommaraju. Il cinese e l’indiano si dividono equamente il punto dopo sole 23 mosse della seconda partita, e lo fanno per mezzo di un’incombente triplice ripetizione di posizione. In linea generale, per una patta più corta di questa bisogna tornare a Carlsen-Anand 2014 (9a del match, 20 mosse). Il Campione del Mondo in carica conduce ora per 1,5-0,5.
Ding sorprende di nuovo in apertura, affidandosi a 3. Ac4, che configura la Partita Italiana. O meglio, l’impianto è quello del Giuoco Piano con 4. d3. Il cinese è subito creativo con 6. a4, una mossa rarissima che poi è seguita da 9. a5, un’assoluta novità. Di lì il pedone non si muoverà più.
Se la Francese di ieri aveva dato modo di creare una posizione estremamente tagliente, quest’oggi il tema principale è legato alla colonna d, quella sulla quale le Donne se ne vanno molto presto, alla 13a mossa, e Ding che per le prime 13 usa soli 4 minuti e 16 secondi. Poi comincia a riflettere con più calma, ma sempre minore rispetto a Gukesh che, memore dell’aver quasi giocato lampo ieri, non si avventa più in velocità sconclusionate anche a costo di metterci quasi mezz’ora per la 14a.
Sebbene con qualche spunto potenziale sul lato di Re, con il Nero che potrebbe tentare una qualche iniziativa di spinta con i pedoni, di potenziale creatività inizia a vedersene realmente poca col passare dei minuti. Così, ancora prima della chiusura della terza ora, Ding e Gukesh optano per ripetere le mosse di Cavallo al centro, dove ci sono le Torri incolonnate del Nero. Risultato: patta inevitabile e un giorno, tutto sommato, di calma relativa.