Chiuso per problemi di sicurezza. Da ieri non è più agibile l’edificio scolastico di Sant’Antonio in Bosco e non lo sarà per il tempo necessario all’esecuzione di alcuni lavori. Interventi improrogabili di consolidamento dell’antico portale situato a pochi passi e che ne costituisce l’ingresso della scuola che, fino alla scorsa settimana, ospitava le prime due classi della elementare di lingua slovena “Fran Venturini”. La ventina di alunni sono stati temporaneamente trasferiti nell’edificio di Bagnoli della Rosandra, dove seguiranno le lezioni fino al ripristino della situazione di sicurezza a Sant’Antonio in Bosco.
A spiegare i dettagli della situazione venutasi a creare è l’assessore comunale per l’Istruzione di San Dorligo della Valle, Alenka Vazzi: «Le problematiche sul tappeto sono sostanzialmente due – precisa – da un lato abbiamo uno storico portale in pietra, messo sotto tutela dalla Soprintendenza, sul quale si può perciò intervenire solo con determinati accorgimenti, che i bambini devono attraversare per raggiungere il cortile dell’edificio scolastico, che invece è recente e perciò perfettamente agibile. Sul portale però, ed ecco il secondo tema, si appoggia un vecchio rudere a rischio crollo. In definitiva non possiamo garantire agli alunni e a chi li accompagna la dovuta sicurezza. Ecco che il provvedimento di chiusura si è rivelato necessario». Fra l’altro, sempre per garantire l’incolumità a tutti coloro che, a piedi o in macchina, transitano nella zona, è stata chiusa anche parte della carreggiata che passa davanti al portale.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14840412]]
«Non appena insediata – riprende Vazzi – mi ero subito interessata del problema, che risale a tempo fa. Fatta eseguire una perizia ad hoc da un ingegnere specializzato è emerso la pericolosità della situazione, perciò adesso nell’ambito della giunta adotteremo tutti i provvedimenti utili per riportare in sicurezza l’area».
Il portale ha un valore storico e architettonico, perciò bisognerà smontarlo, con tutte le cure del caso, per poi rimontarlo. Un’operazione che non si potrà completare in breve tempo. A complicare ulteriormente la situazione, la presenza, fra il rudere sul quale si appoggia il portale e la scuola, di un edificio, da tempo in disuso ma comunque messo in sicurezza, che appartiene alla locale Comunella e che necessiterebbe anch’esso di un intervento. «Fra l’altro – conclude Vazzi – con queste bombe d’acqua che si registrano con sempre maggiore frequenza, i rischi di crolli aumentano, perciò garantire la sicurezza è nostro compito primario. Fortunatamente le famiglie dei bambini si stanno dimostrando molto collaborative».
«Abbiamo già una bozza di progetto pronta per la ristrutturazione dell’area – sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Marko Savron – che prevede fra l’altro la realizzazione, proprio all’ingresso della scuola, di quattro posti macchina, da mettere in futuro a disposizione sia dei portatori di handicap, sia dei fornitori di supporto alla scuola».