Notte di disordini al quartiere Corvetto di Milano dopo la morte del pregiudicato egiziano Ramy Elgaml: cassonetti bruciati, lancio di bottiglie e proteste contro le forze dell’ordine orchestrate tra anarchici e immigrati.
Il 19enne egiziano è morto sabato notte schiantandosi con lo scooter alla fine di un lungo inseguimento per le vie di Milano: alla guida dello scooter un 22enne tunisino, anch’egli pregiudicato, mentre venivano inseguiti dai carabinieri. I carabinieri hanno trovato il tunisino e Ramy con addosso una catenina d’oro strappata, duemila euro in contanti, un coltello a serramanico e uno spray urticante. Secondo gli inquirenti erano presumibilmente gli ‘strumenti di lavoro’ dei due nordafricani e della loro refurtiva. Il tunisino è stato arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per le accuse di guida senza patente e omicidio stradale procede la polizia locale.
I manifestanti hanno acceso due roghi in strada nel quartiere di Corvetto dove il 19enne egiziano abitava. I roghi, che hanno bruciato masserizie trovate per strada e legno, sono stati accesi fra via dei Cinquecento e via dei Panigarola. I manifestanti, in tutto una trentina, hanno anche lanciato petardi, alcuni verso gli agenti di polizia che sono intervenuti. Le persone intervenute se ne sono poi andate senza che ci siano stati scontri con le forze dell’ordine. Un’altra manifestazione si è tenuta poche ore dopo. Oltre duecento persone si sono trovate domenica sera prima delle 18 in via Ripamonti all’angolo con via Quaranta dove sabato notte è morto Ramy Elgam. Per ricordare lui in tanti sono arrivati nella zona, con fumogeni e fiori. Sul posto si è verificato anche un incidente con un’auto, in cui sono rimaste coinvolte quattro persone, dalle prime informazioni giovani fra gli 11 e i 19 anni.
“La mia totale solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito la tensione al quartiere Corvetto – commenta in una nota Francesco Rocca, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano – ma il rischio che la morte del giovane Ramy Elgaml, avvenuta in un incidente stradale, dopo un inseguimento, possa essere strumentalizzata e utilizzata per creare altri momenti di tensione e guerriglia urbana, sia da giovani nord africani, molti dei quali vivono di espedienti e di azioni illegali, sia da gruppi di anarchici che ruotano attorno al quartiere Corvetto, e’ alto. Corvetto e San Siro sono due quartieri che hanno caratteristiche simili, elevate criticità, situazioni di illegalità, degrado, disagio sociale e una significativa presenza di immigrati nord africani di seconda generazione”.
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