«Quella contro gli operatori sanitari, che avvenga in un ospedale o nell'ambulatorio di un medico di famiglia, è una violenza intollerabile».
Lo afferma in una nota il segretario provinciale di Fimmg Venezia, Giuseppe Palmisano, commentando l'aggressione subita ieri dal personale del Pronto Soccorso dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre.
«Desideriamo esprimere la nostra più piena solidarietà e vicinanza - continua Palmisano - al direttore generale Edgardo Contato, alla dottoressa Mara Rosada, primario del Pronto Soccorso, ai colleghi e agli operatori sanitari dell'Ulss 3 Serenissima. Auguriamo a tutti di superare in fretta lo shock e la paura vissuta ieri.
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Questi episodi, purtroppo sempre più frequenti, ci lasciano allibiti e sconcertati: sono ingiustificabili e intollerabili soprattutto perché commessi a danno di chi si prende cura degli altri. Da eroi siamo tornati a essere il bersaglio di pazienti arrabbiati, frustrati e insoddisfatti. Siamo disponibili a contribuire a elaborare strategie operative a tutela di tutti gli operatori delle nostre aziende sanitarie in maniera condivisa e decisa. La serenità, la tutela e la sicurezza di chi lavora nella sanità - conclude - vanno garantite a tutti i livelli».
«Oggi, giorno in cui ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, va anche ribadito a voce alta un 'no' indelebile contro la violenza sui nostri professionisti della sanità. E' inaccettabile che, anche contro di loro, si riversi quasi quotidianamente un'aggressività, verbale e fisica, senza precedenti.
L'ultimo episodio, che condanniamo senza se e senza ma, è successo ieri al Pronto soccorso dell'Ospedale di Mestre. Basta violenza, basta aggressioni: a fianco di un impegno alla sensibilizzazione verso una cultura del rispetto servono pene severe ed esemplari». Lo ha detto Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto.