TORRE D’ISOLA. Ancora nessun medico di famiglia in vista, almeno a breve. Dopo l’addio della dottoressa Lucilla Grazioli, nel luglio scorso, la posizione resta ancora scoperta. E lo rimarrà ancora per un po’ molto probabilmente. Quello che non è dato a sapere, però, è per quanto. Unica indicazione, il bando regionale per l’assegnazione del servizio ambulatoriale che si è chiuso qualche giorno fa.
«Dalla Regione non sappiamo ancora nulla – spiega il sindaco Roberto Veronesi –. Non sappiamo se e chi ha fatto domanda per venire a Torre d’Isola, di conseguenza».
Una mancanza di un servizio essenziale per la comunità che sa un po’ di beffa. Il Comune da aprile 2023, con l'avvio del cantiere per la realizzazione della nuova piazza e del nuovo poliambulatorio, aveva garantito la continuità dell'ambulatorio in paese con la predisposizione del container in via Risorgimento. Poi la gara contro il tempo per realizzare un ambulatorio nuovo di zecca. Quindi la doccia fredda, con la decisione del medico di abbandonare Torre d’Isola e proseguire la sua attività a Pavia.
«A fine luglio, prima della pausa agostana, ci era stato comunicato dalla dottoressa la scelta di non mantenere l'ambulatorio in paese – ricorda ancora Veronesi – e quindi la decisione di trasferirsi nei nuovi ambulatori predisposti dall'amministrazione nel nuovo edificio che ospiterà la farmacia, la sede della Protezione civile e il poliambulatorio». «A fine luglio e nel mese di agosto ci siamo attivati per individuare un nuovo medico di medicina generale – spiega il sindaco di Torre d’Isola –: abbiamo svolto dei sopralluoghi con tre medici interessati. Inoltre la Regione e l'Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Pavia nel mese di settembre hanno predisposto il bando per assegnare l'incarico di medico con ambulatorio in Torre d'Isola ed il bando è stato pubblicato a ottobre (con l'indicazione di obbligo di apertura di ambulatorio in Torre d'Isola)».
Ora il bando è scaduto il 19 novembre. Ma, ad oggi, ancora nessuna comunicazione è arrivata in municipio. Soprattutto quella che tutti aspettano, vale a dire se qualche medico ha optato per la sede di Torre d’Isola. «Ricordiamo che purtroppo la nomina di un medico non spetta al Comune, ma alla Regione e alla locale Ats – conclude Roberto Veronesi –. Noi possiamo solo predisporre spazi a norma e coadiuvare il lavoro d'inserimento». —