Omar Visintin è carico per l’inizio di una nuova stagione di snowboard cross. L’azzurro sarà impegnato in Coppa del Mondo e poi nei Mondiali del 2025, che si terranno in Engadina, iniziano a mettere nel mirino anche l’appuntamento olimpico speciale di Milano Cortina 2026.
Intervistato dal sito sportsenators.it, il meranese ha toccato diversi temi dicendo: “Ho fatto tre settimane a casa allenandomi a secco, poi siamo andati due settimane in Argentina per concludere qui in Italia allenandoci sui ghiacciai”.
Successivamente il classe 1989, pensando alle aspettative sulla stagione, ha affermato: “Mi aspetto di fare quello che ho fatto in questi ultimi anni, quindi cercar di rimanere lì e giocarmi il podio in più gare possibili. Ormai sono il secondo più anziano del circuito, ma con l’esperienza si può far molto. Mi sto allenando ancora molto bene e quindi penso di portar avanti il lavoro come gli ultimi anni e combattere per il podio. Centrare una vittoria sarebbe molto bello visto che l’aspetto da un po’, lo scorso anno sono andato vicino arrivando terzo in una gara dove ho commesso un errore che mi ha negato il successo. Questo è lo sport e per questo non c’è rammarico, anzi, la voglia di fare è ancora grande”.
Su Milano Cortina 2026: “Sono le Olimpiadi di casa quindi sarà un impegno ancor più importante. Posso arrivarci con la consapevolezza di poter far qualcosa e di esser più tranquillo a livello mentale, però rimane il mio obiettivo più importante per il futuro”.
Sui Mondiali 2025: “Sicuramente la pista dell’Engadina mi piace, lo scorso anno sono andato molto forte e per questo spero che possa ripetermi. I Mondiali saranno a marzo quindi la neve sarà un po’ diversa, per cui se tutto dovesse andare come previsto, qualcosa di buono potrebbe uscire. La gara a coppie? Per la prova a coppie dipenderà anche dai miei compagni di squadra. Dipende quante coppie potremo schierare e chi nel caso gareggerà con chi”.
Infine sul futuro post Milano Cortina, Omar Visintin un po’ a sorpresa chiude dicendo: “Mi piace la vita che faccio così come il lavoro che svolgo, per cui non ci sarebbero problemi a continuare. Se tutto andrà bene, la voglia rimane, qualche anno in più lo faccio, magari fino alle Olimpiadi 2030″.