CHIAVERANO. Problema risolto a Chiaverano per la sostituzione del medico di base. Infatti da lunedì 2 dicembre la dottoressa Elena Cacello, con incarico provvisorio, subentrerà al dottor Aldo Foti, ultimo storico medico del paese che, dopo anni di dedizione agli assistiti, ha raggiunto l'importante traguardo della pensione.
Questa la comunicazione che arriva dall'Asl To/4 in merito: «Nell’ambito territoriale di Bollengo, in previsione del pensionamento del dottor Foti è già stato assegnato un incarico provvisorio alla dottoressa Elena Cacello, in attesa che la Regione assegni gli incarichi a tempo indeterminato. Nello stesso ambito territoriale di Bollengo (che comprende, oltre a Bollengo, i Comuni di Albiano d’Ivrea, Azeglio, Borgomasino, Burolo, Caravino, Cascinette d’Ivrea, Chiaverano, Cossano Canavese, Maglione, Palazzo Canavese, Piverone, Settimo Rottaro e Vestignè), sono presenti altri otto medici di famiglia. Ci sono ancora due carenze del 2024 ancora da assegnare da parte della Regione. In ogni caso, al momento tutti gli assistiti dell’ambito hanno la possibilità di avere un medico di famiglia».
Dunque, nei mesi scorsi, anche l'amministrazione comunale si era interessata attraverso vari incontri con i vertici dell'Asl, per risolvere il problema del medico che ha mandato in agitazione i residenti.
Dunque, l'ambulatorio sarà aperto per ricevere i pazienti il lunedì, martedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e il giovedì dalle 14.30 alle 17.30, previo appuntamento. Resta comunque un grosso problema perché i medici disponibili per la medicina di base sono sempre meno.
Infatti la procedura prevista dall’Accordo collettivo nazionale (Acn) per l’assegnazione degli incarichi dei medici di famiglia, consta di tre fasi: la prima in cui la Regione, se si evidenziano delle carenze, individua il medico ( o i medici) avente diritto a ricoprire l’incarico sulla base di apposite graduatorie. L’Asl conferisce, quindi, l’incarico individuato.
La seconda qualora, al termine della sopracitata procedura, rimanessero ancora degli incarichi carenti, la Regione cura la ripubblicazione degli stessi nel sito web della Sisac (Struttura interregionale sanitari convenzionati), per favorire la partecipazione di medici non ancora nella graduatoria regionale e di medici provenienti da altre Regioni.
La terza fase prevede, tenendo conto delle normative nazionali, che nel caso in cui tali incarichi di assistenza primaria continuino a essere vacanti, consentono l’assegnazione di incarichi temporanei (con un massimale di sole mille scelte) a cura delle Regioni ai medici iscritti al corso di formazione in medicina generale.
Al termine di questo iter di assegnazione degli incarichi, esclusivamente nei casi previsti dall’Acn, l’Asl può attribuire degli incarichi provvisori, anche se è sempre più difficile, come detto, trovare medici disponibili.