Corrado Augias, che fra tre mesi compirà 90 anni, ha trovato una nuova giovinezza su La7 con un buon successo di ascolti grazie alla trasmissione La torre di Babele e alla somiglianza sempre più impressionante coi loggionisti del Muppets show. Il mostro sacro del giornalismo può dire tutto, confidando sull’anzianità che rende impuni come ai bambini che dicono cacca. L’ultimo strafalcione, non censurato dal conduttore Giovanni Floris, è stata una caduta di stile davvero triste: l’allusione da osteria (in tutti i sensi) al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Una frase che fa capire come il buon gusto non sia più di casa, se mai vi ha abitato, dalle parti del giornalista ed ex europarlamentare postcomunista.
Ci ha pensato oggi Mario Giordano, su La Verità, a rinfrescare la memoria agli ammiratori smemorati (o ignari) del compagno Donat. Giordano ha infatti ricordato, tra le tante pagine controverse della biografia di Augias, le frequentazioni con i servizi segreti dell’Est Europa, in piena guerra fredda: così come ha ricordato anche una recente interrogazione parlamentare (2-000387) e alcuni dossier emersi in tempi recenti, dopo la caduta del Muro di Berlino. «Una millanteria di un agente che voleva restare a Roma – ha replicato in un’intervista ad Aldo Cazzullo – Usciti dalla Rai di via del Babuino, andavamo da Rosati a bere qualcosa. C’era questo cecoslovacco molto simpatico, che mi invitò due volte a pranzo e mi chiedeva della politica italiana. L’infido traditore fece credere di avere una fonte dentro la Rai». E la fonte citata appunto era Augias, nome in codice di Corrado Augias.
Ma non c’è solo l’agente cecoslovacco a voler male ad Augias, come ricorda Mario Giordano: c’è anche l’imbarazzante vicenda processuale del premio Grinzane, finita “a tarallucci e vino”. In un’aula di tribunale Giuliano Soria, ex presidente del Premio Grinzane Cavour disse del quasi novantenne giornalista e conduttore tv: “Augias era il più vorace, quasi assillante nel chiedere i pagamenti in nero. Sfiorava l’indecenza”. Augias smentì: “Ho sempre fatturato regolarmente”. Giordano ricorda nel suo intervento sulla Verità: “In realtà quelle ricevute non le abbiamo viste mai”.
Come non abbiamo visto o sentito ancora le scuse al ministro Nordio che, da parte di chi vanta uno stile british come Augias, sono necessarie e doverose.
L'articolo Mario Giordano cita gli scheletri nell’armadio di Augias: “Compagno Donat, parlaci del premio Grinzane” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.