Nel mare magnum delle ipotesi che circolano attorno alla “sparizione” dei siti di oltre 4mila Comuni italiani dal motore di ricerca più utilizzato al mondo, ce n’è una che sembra rappresentare la “causa di tutti i mali”. Infatti, fino a qualche mese fa non era stato segnalato alcun problema, ma dopo l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di ricerca (che si basa sul SEO e sul ranking, ma non solo) di Google è iniziata questa improvvisa deindicizzazione di molti portali istituzionali. Questo potrebbe essere il macro-contenitore che, a cascata, ha dato vita a questa ondata di mancate indicizzazione di homepage vecchie e nuove.
LEGGI ANCHE > Su Google sono “spariti” i siti ufficiali di migliaia di Comuni italiani
Ovviamente, quando Google modifica il proprio algoritmo su cui si basa il suo motore di ricerca (e, di conseguenza, il ranking SEO) le informazioni sono piuttosto superficiale e piuttosto ignote anche ai SEO specialist che in questa occasioni possono basarsi solamente su sintetiche linee guida offerte da Mountain View e andare “a tentativi” per cercare di orientare i contenuti dei portali secondo quelle possibili strategie premianti. E, come ovvio, negli aggiornamenti più recenti è entrata a gamba tesa anche l’intelligenza artificiale ad automatizzare un comparto già altamente automatizzato.
Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, troviamo che l’ultimo aggiornamento algoritmo Google risale al mese di agosto e sembra proprio rappresentare la causa che ha portato alla deindicizzazione dei siti di moltissimi Comuni italiani. La stessa azienda, infatti, ha spiegato molto sinteticamente:
«Questo aggiornamento è pensato per continuare il nostro lavoro volto a migliorare la qualità dei risultati di ricerca mostrando più contenuti che le persone trovano davvero utili e meno contenuti che sembrano creati solo per avere un buon rendimento nella Ricerca […] Il nostro obiettivo è mostrare alle persone siti di alta qualità, anche siti piccoli o indipendenti che creano contenuti utili e originali, se sono pertinenti alle ricerche degli utenti. Questa è un’area che continueremo ad approfondire nei prossimi aggiornamenti; questo aggiornamento ha anche lo scopo di acquisire meglio i miglioramenti che i siti potrebbero aver apportato, in modo da poter continuare a mostrare i contenuti migliori sul web».
La risposta sembra essere contenuta proprio in queste poche righe. Attraverso l’altissima automatizzazione nella scansione dei siti, vengono premiati quei portali che “creano contenuti originali”. Difficilmente la homepage di un Comune – soprattutto se piccolo, ha una cadenza di aggiornamento in linea con le dinamiche del web. Spesso e volentieri, infatti, si tratta di pagine piuttosto statiche, con le informazioni aggiornate che si trovano all’interno delle varie categorie. Per questo motivo potrebbe essere questa la madre di tutti i problemi segnalati dalla fine del mese di ottobre.
L'articolo Il ruolo dell’AI nel nuovo algoritmo di ranking di Google proviene da Giornalettismo.