Un’annata clamorosa. Jannik Sinner è entrato nella storia dello sport italiano e del tennis mondiale. L’altoatesino ha portato a compimento una stagione che rimarrà nella mente e nel cuore degli appassionati tra le migliori di sempre. Con 73 vittorie e 6 sole sconfitte (92,3% di successi), tutte verificatesi nel set decisivo, l’altoatesino si è reso protagonista di un percorso straordinario.
Jannik è diventato il sesto tennista nella storia a vincere le ATP Finals e la Coppa Davis nella stessa stagione dopo Stan Smith (1970), John McEnroe (1978), Boris Becker (1988), Andre Agassi (1990) e Michael Stich (1993) e il quinto a vincere la Davis da n.1. Prima di lui c’erano riusciti soltanto John McEnroe (1981-1982), Jim Courier (1992), Pete Sampras (1995) e Rafael Nadal (2019).
Il pusterese ha concluso la stagione, disputando 79 partite ufficiali, e come detto vincendo almeno un set in tutti i match. L’ultimo (e unico) giocatore in grado di chiudere l’anno con almeno un set vinto in tutti i match disputati era stato Roger Federer nel 2005.
Da sottolineare, come preannunciato dal collega Dario Puppo di Eurosport in tempi non sospetti, grazie all’affermazione di ieri Sinner è entrato nella storia con un nuovo record, che neanche i fantastici Big-Three sono stati in grado di realizzare. Il classe 2001 del Bel Paese, infatti, è diventato il primo giocatore di sempre a vincere nello stesso anno Coppa Davis e ATP Finals oltre a chiudere la stagione da n. 1 al mondo.
Un’annata, con il 92,3% di vittorie come detto, che è la nona di sempre, condita da due Slam vinti, le citate ATP Finals e Coppa Davis, tre Masters1000, otto titoli ATP e per l’appunto dal primato nella classifica mondiale.