Gli alberi sono esseri viventi a tutti gli effetti: si nutrono, si proteggono dal caldo e dal freddo, si riproducono. Inoltre, hanno la responsabilità di contribuire all’apporto di ossigeno utile per tutti, salvaguardano la biodiversità terrestre e prevengono il dissesto idrogeologico.
Non è un caso che proprio agli alberi sia stata dedicata una giornata internazionale, che si festeggia in tutta Italia il 21 novembre. Ogni anno, anche il Museo storico e Parco del Castello di Miramare insieme all’Amp (Area marina protetta) organizzano degli incontri di sketching durante i quali adulti e bambini a partire dagli otto anni possono immergersi in una passeggiata botanica all’interno del parco.
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Nel giardino botanico voluto da Massimiliano d’Asburgo è stato possibile conoscere gli alberi di molte specie e disegnarli come facevano un tempo i botanici per studiare le particolarità delle piante.
Anche quest’anno, il botanico del Wwf Marco Paparot e l’esperta di sketching e assistente alla fruizione e vigilanza del Museo Lorenza Fonda, hanno organizzato una passeggiata alla scoperta della “Vita segreta degli alberi”, per poter scoprire insieme non più le grandi caratteristiche, ma gli aspetti microscopici che rappresentano le specie presenti nel parco. Imparare a riconoscere insomma «come si nutrono, come respirano, come si difendono – spiega Paparot – e quali sono le strategie che adottano per sopravvivere ognuno nel proprio ambiente».
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Cortecce, gemme, semi, frutti, pigne e foglie sono state osservate da circa venti persone con lenti di ingrandimento necessarie per scoprire i dettagli invisibili al primo sguardo. Chi con una semplice matita, chi con un set di acquerelli portatili, chi con i pastelli o addirittura a penna, ha disegnato le foglie della grande sequoia che affianca il passeggio del parco, così come i dettagli della sua corteccia, che ha la particolarità di essere ignifuga e proteggere dunque l’albero dagli incendi.
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Attorno, un manto di colori autunnali ha fatto da cornice al gruppo di persone sedute a dipingere mentre aneddoti storici sul parco e spiegazioni dettagliate sulla botanica di ogni albero accompagnavano i tratti dei disegni. Oltre alla sequoia, anche un tasso, alcune camelie, un pungitopo, un ginko biloba e un ciliegio sono stati i modelli dei disegnatori, pronti a scrutare ogni dettaglio delle foglie, tanto quanto dei fiori.
«Crediamo sia importante – spiega Fonda – unire la parte scientifica con l’aspetto artistico, come facevano i botanici di un tempo: per comprendere meglio ogni pianta si dedicavano al disegno naturalistico».
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Non solo Massimiliano è stato appassionato di specie arboree, ma anche la moglie Carlotta, che insieme alla madre Luisa Dorlean hanno raccolto una serie di opere botaniche allestite ancora oggi all’interno del castello nella mostra “Ars botanica”, dove è possibile osservare fiori e specie di piante che si riferiscono al periodo storico degli studi di Linneo.
Durante la passeggiata, inoltre, è stata consegnata una guida di riconoscimento degli alberi e degli arbusti della Riserva di biosfera Unesco di Miramare, «di cui il giardino di Massimiliano è il cuore terrestre». —
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