Si conferma il sorpasso di Padova su Abano. Anche i dati turistici relativi alle presenze nel mese di settembre dimostrano come la città capoluogo sia in questo momento la locomotiva nel panorama turistico padovano. Situazione impensabile fino a qualche anno fa, ma che invece nel 2024 si è andata via via concretizzando.
Se Padova, anche grazie alla certificazione Unesco Urbs Picta, vola e fa segnare il segno “più” rispetto al 2023, le Terme, pur non avendo un tracollo, devono arrendersi ad una flessione che nei primi nove mesi dell’anno è divenuta ormai una certezza.
Otto i punti percentuali in più in termini di presenze a Padova, quasi due quelli in meno in media nelle intere Terme.
Per Padova è stato un settembre d’oro: 160.495 presenze rispetto alle 155.490 del 2023 (+3,22%). Nel bacino termale euganeo il confronto parla di 287.952 presenze rispetto alle 299.954 dell’anno precedente (-4%). Nello specifico Abano ha fatto registrare 185.619 presenze (196.115 nel 2023, –5,35%), Montegrotto 66.739 (69.586 nel 2023, –4,09%).
Il sorpasso della città sulle Terme si concretizza nel confronto tra i dati riscontrati nei primi nove mesi dell’anno in corso.
Solo se il bacino termale euganeo lo si fa correre assieme resta davanti a Padova: 2.099.738 presenze confrontate con i 2.125.318 (-1,20%). Padova galoppa, come detto, però più veloce di Abano: 1.338.020 presenze con un +8,25% rispetto ai primi nove mesi del 2023 (1.236.089).
Per quanto riguarda la città aponense la flessione è dell’1,97% (1.333.416 contro 1.360.176). Va peggio a Montegrotto, dove si registra un calo del 2,56% (497.308 rispetto a 510.371). Numeri, questi, che lanciano una riflessione sia tra le istituzioni che nelle categorie.
Il Comune di Abano punta a riprendere quota e in questi giorni a rilanciarsi nel mercato turistico con la campagna pubblicitaria “Sofia Goggia Ambassador”.
Tra riviste, portali online, social, aeroporto Marco Polo di Venezia e stazione Santa Lucia, sempre nella città lagunare, il volto della campionessa azzurra di sci sarà la locomotiva di Abano e del territorio Terme e Colli Euganei.
«La campagna con la Goggia», spiega Walter Poli, presidente Federlaberghi Terme, «è un primo importante passo nella direzione di investire le risorse dell’imposta di soggiorno in azioni forti e strutturate di promozione, con campagne multicanale sia nel nostro Paese, sia sui mercati esteri per valorizzare le proprietà curative e rigenerative della nostra risorsa termale. I dati dell’osservatorio turistico regionale pubblicati nei giorni scorsi, relativi al mese di settembre, segnano una lieve diminuzione del numero di presenze nel bacino termale: 288 mila quest’anno, 300 mila nel 2023 e nel 2022».
Male il mercato storico tedesco. «Si conferma purtroppo in particolare il trend negativo delle presenze dei tedeschi: nel settembre di due anni fa erano state 55 mila, scese a 53 mila nel 2023 e a 49 mila quest’anno. Dati che evidenziano la necessità di investimenti importanti in azioni di promozione nei mercati esteri».