La Coppa Davis si è tinta per la terza volta nella storia dei colori dell’Italia. L’azzurro a Malaga ha spadroneggiato, replicando quanto accaduto nel 2023. Una competizione in cui i punti di riferimento del gruppo nostrano sono stati indubbiamente Matteo Berrettini e Jannik Sinner, imbattuti nel loro percorso di questo 2024 in Davis e trascinatori per la conquista dell’ambito trofeo.
Per Sinner si è chiusa una stagione ricca di successi: 2 Slam, 3 Masters1000, le ATP Finals, l’Insalatiera e la conquista della vetta della classifica mondiale. E in vista del 2025? “Non prometterò nulla (sorridendo). Ogni anno è una sensazione diversa. Ovviamente, tornare da campioni in carica e vincere di nuovo è una delle sensazioni migliori, penso, per tutti noi. Avere Matteo qui come giocatore e come compagno di squadra è un po’ diverso. Quindi sono molto felice e contento che ce l’abbiamo fatta. Ma, sapete, tutto il team ha dato il 100%. C’è tanto lavoro dietro le quinte, che voi non vedete. Decisioni molto difficili anche per Filippo (Volandri ndr). Siamo quindi molto felici di sollevare questo trofeo e, naturalmente, di entrare nella pre-season con una grande carica di fiducia. Siamo tutti molto felici“, ha dichiarato in conferenza stampa.
In un 2024 dei sogni per lui, dal punto di vista sportivo, il tarlo del ricorso della WADA ogni tanto bussa alle porte della sua mente, ma Jannik non può fare altro che continuare a fare quanto sta facendo: “Ovviamente un po’ ci penso sempre. Abbiamo avuto già tre udienze, tutte sono andate bene, ho fiducia che sia così anche per la prossima. Per me è importante avere intorno a me persone che sanno come sono io. Questo è ciò che mi permette di continuare a giocare su questi livelli. Ovviamente ho avuto degli alti e bassi sul piano umano, a volte avevo il cuore spezzato. Ma la vita ti mette di fronte a difficoltà e devi saper resistere. Da fuori è difficile capire cosa c’è nella testa di un giocatore. Però, ripeto, ho collaborato perfettamente per le prime tre udienze ed è andata bene, vedremo come va la quarta. Farò tutto quello che posso controllare. Per ora mi godo qualche giorno di riposo, è stata una stagione molto lunga. Voglio godermi le vacanze, circondandomi di persone giuste“, ha ammesso.
Una settimana ricca di emozioni, come anche la trasformazione dell’ultimo punto ha dimostrato, con tre match-point consecutivi non sfruttati e il quarto a chiudere: “Sapevo che poteva essere l’ultimo punto dell’anno, si stava per chiudere una stagione incredibile per me. Finire con questo successo per me è molto importante, altrimenti non sarei venuto qua. Quindi ci stava un po’ di emozione. Il tennis può essere molto imprevedibile, due break si prendono e si perdono molto velocemente. Le emozioni ci sono sempre, nessuno è una macchina. Siamo degli sportivi…“.
In vista della pausa invernale, prima di volare in Australia per lo Slam a Melbourne, Jannik ha rivelato le sue intenzioni: “Sicuramente andrò a casa per Natale, è un giorno in cui mi fa piacere avere intorno le persone che amo. Non mi importa tanto del compleanno o di Pasqua, ma Natale è sempre stato un giorno speciale, perchè fin da piccolo vedevo poco in quel giorno i miei genitori e fare una serata solo in famiglia mi farà piacere. Sì, andrò a Dubai a fare la preparazione“.
In conclusione, delle sole sei sconfitte stagionali il n.1 del mondo ha reso nota quella che gli ha pesato maggiormente: “A Montecarlo contro Tsitsipas, ma anche il quarto di finale a Wimbledon contro Medvedev. Tra le due, forse quest’ultima perché è uno Slam”.