Lunedì, se le condizioni atmosferiche e del mare lo permetteranno, cominceranno le operazioni di prelievo del carburante dai serbatoi del catamarano Princ Zadra, che si è incagliato venerdì nelle acque dell’isola dalmata di Premuda, colando a picco il giorno dopo. L’estrazione, che sarà avviata per evitare il rischio di inquinamento da idrocarburi, avverrà a una profondità di circa 50 metri. L’unità della zaratina Miatours era affondata dopo che l’alta marea e la bora l’avevano spostata dallo scoglio su cui si era arenata.
Il prelievo si rende necessario per l’eventuale ritorno in superficie, rimozione che in questo momento non è stata ancora decisa dai proprietari della Miatours, Mirjana, Ivan e Anamarija Šarin, figli di Miro Šarin, che aveva fondato l’armatrice zaratina nel 1992.
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È certo, come confermato dagli stessi titolari, che sono totali i danni subiti dalla popolare imbarcazione, che prestava da decenni servizio sulla tratta Zara – Premuda – Selve – Ulbo nell’arcipelago zaratino. «Una squadra di sommozzatori ha compiuto il primo sopralluogo sul relitto – è quanto dichiarato da Denis Livljanić, capo del Servizio di sicurezza della navigazione alla Capitaneria portuale di Zara – e ci è stato confermato che non vi è alcuna fuoriuscita di carburante anche perché il capomacchinista, dopo l’incagliamento, aveva subito chiuso i serbatoi».
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Al momento dell’incidente, a bordo del Princ Zadra, partito da Zara, c’erano 70 passeggeri, con una donna rimasta leggermente ferita dopo l’impatto avvenuto a velocità abbastanza sostenuta. Passeggeri ed equipaggio erano stati portati in salvo dagli stessi abitanti di Premuda che, incuranti della bora e del forte moto ondoso, avevano messo in moto le loro imbarcazioni, dando alta prova di solidarietà.
Il Princ Zadra, costruito nel 1989 in Norvegia, era lungo 38 metri, capace di trasportare fino a 300 passeggeri e di raggiungere i 30 nodi. Faceva parte della piccola flotta della Miatours dal 2003 e veniva apprezzato perché riusciva ad affrontare anche condizioni meteomarine particolarmente impegnative.
È stato ricordato con un toccante messaggio dal gruppo Facebook intitolato Silba Vibra, che ha definito il Princ Zadra e il suo equipaggio come «preziosissimi e indimenticabili» per gli abitanti dell’isola di Selve (Silba in croato). —
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