La stazione ferroviaria di Monfalcone sarà, finalmente, senza barriere architettoniche. Sono ripresi, a quasi cinque anni di distanza dal loro avvio, i lavori per l’installazione dei due ascensori necessari per collegare l’ingresso e la prima banchina al sottopasso e da qui alla seconda banchina, da cui partono i treni in direzione di Trieste, consentendo alle persone con ridotta mobilità o con disabilità di muoversi in modo autonomo, senza dover ricorrere al servizio ora indispensabile per attraversare i binari (in una posizione fra l’altro piuttosto distante dalla biglietteria e dalla sala d’attesa).
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La prima delle due macchine, quella che servirà proprio il secondo binario, è già stata collocata dalla Marrocco Elevators di Roma, impresa che opera in subappalto per conto della Guerrato di Rovigo, che si è aggiudicata l’appalto della riqualificazione, adeguamento infrastrutturale e miglioramento sismico del fabbricato viaggiatori della stazione di Monfalcone. L’intervento, del valore di 220 mila euro (importo del contratto), stando al cartello di cantiere, sarà ultimato il 23 dicembre, anche se per poter utilizzare gli ascensori si dovrà attendere il loro collaudo. Per Monfalcone la ripresa e l’imminente conclusione dell’intervento rappresentano senz’altro un’importante strenna natalizia, nonostante l’enorme ritardo accumulato a causa delle difficoltà insorte con la prima impresa cui Rete ferroviaria italiana aveva affidato l’appalto.
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Nella stazione ferroviaria non ha riaperto, però, solo il cantiere relativo al completamento e alla posa dei due ascensori, ma ha preso il via pure quello per la riqualificazione complessiva della stazione, inaugurata il primo ottobre del 1860 e da 130 anni collegata alla linea per Venezia. Progettati dallo studio Coding di Roma, che ha all’attivo più di 200 interventi su stazioni ferroviarie e della metropolitana, con Politecna e Sws, i lavori, assegnati appunto alla veneta Guerrato, stanno al momento interessando gli spazi alla sinistra dell’ingresso alla biglietteria, dove un tempo si trovava il locale di manovra. Il progetto, secondo quanto dichiarato all’amministrazione comunale nel corso del 2023, prevedeva innanzitutto il consolidamento delle strutture dell’edificio viaggiatori per poi passare agli interventi sulla parte architettonica e alla diversa conformazione delle tamponature. Il progetto comprende un’implementazione degli spazi dell’area di attesa, della biglietteria e dell’area commerciale, con interventi non invasivi che consentiranno l’accesso diretto alle banchine anche nelle zone dove attualmente non è presente. L’importo per l’appalto integrato è, come indicato sul cartello di cantiere, di un milione 111.555,65 euro, mentre la durata presunta dei lavori è di 361 giorni.
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Nell’arco degli ultimi due anni Rfi ha inoltre confermato la sua disponibilità a «ulteriori interlocuzioni con l’amministrazione comunale per la riqualificazione delle aree esterne e del piazzale di stazione con le opere pubbliche previste dall’amministrazione stessa». L’ente locale lo scorso anno è intanto intervenuto su via Randaccio, la strada che collega il centro alla stazione, rifacendone i marciapiedi e il fondo stradale, oltre che arredando le aiuole della zona antistante l’edificio. Rfi ha inserito tra le opere previste per Monfalcone, nell’ambito del Piano integrato stazioni, anche una velostazione con una capacità di oltre 200 posti per il parcheggio delle biciclette.