Ladri colti sul fatto a Laipacco e arrestati. Il giudice del tribunale di Udine, sabato mattina, ha disposto il carcere per entrambi. Si tratta di due cittadini albanesi – Elvis Dajani, 27 anni e Lorenzo Delija, 22, entrambi in Italia senza fissa dimora – che, nella serata venerdì, sono stati bloccati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile nella zona di via Cervignano.
Erano stati alcuni cittadini ad accorgersi dei loro movimenti e a chiamare il 112.
Secondo le testimonianze dei residenti, i due dapprima camminavano nella via, poi si sono avvicinati a diverse auto parcheggiate e hanno provato ad aprire alcune portiere.
Successivamente, si sono introdotti nel cortile di un’abitazione e, anche in questo caso, hanno provato a forzare le serrature di due vetture.
Muovendosi in quel giardino hanno anche fatto entrare in funzione i sensori del sistema di allarme che ha fatto accendere le luci. A quel punto gli intrusi hanno preferito allontanarsi, ma poco dopo i carabinieri, che potevano contare su una descrizione e anche su alcuni video, li hanno individuati e bloccati.
In questo periodo dell’anno, in provincia di Udine come nel resto d’Italia, si registra un rilevante aumento dei casi di furto. L’emergenza scatta a novembre e si protrae almeno per tutto il periodo delle festività Natalizie. E il 2024 non fa eccezione. Solo negli ultimi giorni sono stati segnalati furti in tanti Comuni: per esempio a Udine, Campoformido, Pozzuolo, Pradamano, Mortegliano, Basiliano, Sedegliano, Rivignano, Latisana, Codroipo, Precenicco, Cervignano, Torviscosa, Fagagna.
«La difesa preventiva resta la strategia migliore, piuttosto che poi dover correre ai ripari dopo essersi visti portare via i propri oggetti più cari e più preziosi e danneggiare la casa» sottolinea Marco Fontanive, esperto di sistemi di sicurezza passiva e cotitolare del negozio Usoni –: i ladri visitano le case meno difese e più vulnerabili.
Ecco perché è così importante migliorare la sicurezza della propria casa, “aggiornando” porte, serramenti, serrature e allarmi». «I criminali – osserva Marco Cavalli, security manager di MdSystems – sono sempre più preparati anche a sabotare gli impianti. Quindi è bene sempre scegliere tecnologie di ultima generazione che forniscono dati certi e non danno falsi allarmi».