“Una legge che vale per tutte le donne del mondo, che non vede distinzioni geografiche e per la quale confido in un sostegno bipartisan”: è questo l’auspicio della senatrice di FdI Susanna Donatella Campione, promotrice del convegno dal titolo ‘La violenza sulle donne come arma di guerra’ e firmataria del ddl che mira a rendere lo stupro come arma di guerra reato universale.
“Gli stupri di guerra, per certi versi, sono più devastanti delle bombe” ha aggiunto la senatrice Campione, che su questo tema, a luglio a Bucarest, ha presentato una mozione all’Osce, approvata all’unanimità. Al convegno, che si è svolto ieri alla Sala Capitolare del Senato, sono intervenuti esponenti della politica e del giornalismo, tutti concordi sull’opportunità di un intervento legislativo. “Dobbiamo impiegare ogni sforzo per sostenere questa iniziativa e per mettere fine a una pratica orribile che lascia delle conseguenze permanenti per la società, di generazione in generazione”, ha dichiarato in videocollegamento la vicepresidente del parlamento del Qatar, Hamda bint Hassan Al Sulaiti.
Il drammatico salto di qualità rispetto al passato, come ha evidenziato l’inviata Rai Stefania Battistini è “che oggi quelle violenze contro le donne sono pianificate”, appunto come strumento di guerra: “I soldati russi che hanno invaso l’Ucraina avevano in dotazione il Viagra”, ha ricordato la giornalista del Tg1. E “tattiche simili”, ha aggiunto Battistini “sono emerse negli attacchi del 7 ottobre di Hamas” in Israele.
Conseguenze che restano “a distanza di anni”, ha ricordato nel suo intervento il vicedirettore dell’Ansa, Stefano Polli, citando le ‘marocchinate’ di Cassino: “Quegli stupri di guerra, a distanza di oltre 80 anni, ancora oggi hanno lasciato tracce nella popolazione”.
“Secondo l’ONU, dall’Ucraina al Sudan, da Israele all’Afghanistan, al Myanmar la violenza sessuale continua a essere usata come arma di guerra e un recente rapporto ONU afferma che le donne e le ragazze sono colpite in modo sproporzionato dalla violenza sessuale legata al conflitto, rappresentando oltre il 95% dei 3.622 casi totali verificati dall’ONU”, ha evidenziato nel suo intervento Giulio Terzi di Santagata, senatore di FdI e presidente della Commissione Politiche dell’Ue.
“L’Italia può confermarsi faro del diritto internazionale dichiarando reato universale lo stupro come arma di guerra e auspico che il disegno di legge della senatrice Campione abbia un iter rapido”, ha sottolineato Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia del Senato. Mentre Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama, nell’imminenza della giornata sulla violenza contro le donne, ha rivolto un appello bipartisan: “L’errore sta nello stabilire la gerarchia della violenza considerata più atroce. Ecco perché su questo tema le donne debbono essere unite”.
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